Al via in Italia i primi impianti dell’innovativo neurostimolatore Inceptiv Closed-Loop, a beneficio di pazienti con dolore cronico benigno, effettuati presso l’Azienda Ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta dal Dottor Pasquale De Negri, Direttore UOC di Anestesia e Rianimazione e presso l`Azienda Ospedaliera dei Colli – Monaldi di Napoli dal dottor Alfonso Papa, Direttore UOC Terapia del Dolore.
Il nuovo dispositivo, sviluppato da Medtronic, è un vero e proprio pacemaker del dolore che viene impiantato nel corso di un intervento in anestesia locale, con una lieve sedazione e sotto controllo radiologico, per posizionare correttamente gli elettrocateteri nello spazio epidurale. La novità della tecnologia è l`algoritmo a “circuito chiuso” che rileva, 50 volte al secondo, come il corpo risponde alla stimolazione elettrica misurando l’attivazione dei neuroni all’interno del midollo spinale. I pazienti possono così beneficiare, in tempo reale, della terapia personalizzata, automatica e modulata sui loro movimenti e attività, interrompendo i segnali di dolore tra il midollo spinale e il cervello. Oltre al nuovo algoritmo Closed-Loop, il nuovo dispositivo presenta diversi vantaggi, come la durata di 15 anni della batteria ricaricabile, minor invasività con le sue ridotte dimensioni di soli 6 mm e la sua compatibilità senza limitazioni con gli esami di risonanza magnetica sia a 1,5 Tesla sia a 3 Tesla in tutti i distretti del corpo.
Parla l’esperto
“La neuromodulazione midollare è un`arma efficace a disposizione del Neurochirurgo che si occupa di patologia degenerativa della colonna vertebrale – sottolinea Nicola Montano, Responsabile UOS Neurochirurgia funzionale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma -. Nella mia pratica chirurgica utilizzo costantemente approcci e tecniche mini-invasive di decompressione e stabilizzazione della colonna vertebrale. La neuromodulazione midollare è una tecnica mini-invasiva che permette di trattare il dolore cronico associato a tali patologie anche in casi molto complessi. La tecnologia ‘closed-loop’ può rappresentare un notevole avanzamento in quest’ambito in quanto può permettere di “personalizzare” la terapia riducendo le sensazioni di sovra- o sottostimolazione aumentando quindi i potenziali beneficiari di questa terapia”.
Il dolore cronico rappresenta una vera e propria patologia quando ha una durata di oltre i 3/6 mesi. In Italia ne soffre 1 persona su 4 e il nostro Paese si colloca al terzo posto in Europa, preceduto solo da Norvegia e Polonia. Per la maggior parte si tratta di donne, con un`età non superiore ai 50 anni. In Italia oltre la metà dei pazienti accede alle strutture specialistiche in modo casuale dopo molti anni di sofferenze ed esasperazione, causando un enorme costo socioeconomico pari al 2,3% del PIL, soprattutto se si considerano le sue pesanti ripercussioni sulla qualità della vita del paziente, come grave disabilità, limitazione delle capacità funzionali, lavorative e delle attività sociali.