Meloni in aree alluvione: “La mia coscienza mi dice di tornare”

Meloni in aree alluvione: “La mia coscienza mi dice di tornare”
20 maggio 2023

“La mia coscienza mi impone di tornare”. Al termine della seconda giornata del G7 di Hiroshima, Giorgia Meloni incontra i giornalisti all’Hotel Gran Prince e ufficializza la decisione di lasciare in anticipo il summit, che si conclude domani con la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Troppo gravi le notizie che giungono dall’Emilia-Romagna e restare in contatto a distanza non è sufficiente.

“Ho deciso di tornare in Italia – spiega – ho fatto qui il mio lavoro, ma non riesco più a stare così lontano in un momento tanto complesso. Ho bisogno di vedere personalmente e lavorare in prima persona per dare risposte. Il governo è mobilitato, ringrazio le 5 mila persone che stanno lavorando per i soccorsi e i ministri, ma la mia coscienza mi impone di tornare”. Una scelta “che ho condiviso con gli altri leader”, da cui ha avuto massima solidarietà e offerte di aiuti. Meloni è ripartita nella notte giapponese e atterrerà domani, intorno all’ora di pranzo, in Emilia-Romagna, per una visita il cui programma è ancora in via di definizione. Il Consiglio dei ministri con i primi provvedimenti (l’estensione dello stato di emergenza, un primo stanziamento di 20 milioni, lo stop alle scadenze fiscali e contributive) è già fissato per martedì alle 11 e al momento non ci sarebbe l’intenzione di anticiparlo.

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“Il Cdm – afferma replicando a chi la accusa di una eccessiva lentezza nella risposta – non è stato convocato prima perché era impossibile presentare i provvedimenti. Abbiamo ritenuto che il primo momento utile per provvedimenti utili fosse la giornata di martedì”. La premier assicura che ci sarà un “provvedimento efficace” con “le risorse necessarie all’emergenza. Per quelle per la ricostruzione abbiamo bisogno di pregare che il disastro si fermi per quantificare” i danni, ma “le risorse le troviamo”. Per quanto riguarda il vertice, Meloni si dice “molto soddisfatta del contributo portato dall’Italia e dei risultati raggiunti. Siamo considerati partner seri, credibili, affidabili”. In particolare, ricorda, i sette grandi hanno confermato il pieno sostegno all’Ucraina, perché i fatti dimostrano che “se avessimo abbandonato gli ucraini vivremmo in un mondo di caos”. Meloni oggi, a margine dei lavori, ha incontrato Zelensky, che le ha sottolineato la necessità di “migliorare le capacità di difesa aerea, compreso l’addestramento dei nostri piloti”. È questo che viene chiesto all’Italia, nell’ambito del programma di fornitura di caccia F16. “Non disponiamo di F16 – ha ricordato – la valutazione che va fatta è un eventuale addestramento dei piloti ucraini, si sta discutendo di questo con gli alleati”.

Altro punto al centro del G7 i rapporti con la Cina, con cui “dobbiamo dialogare senza fare l’errore di chiudersi ma nemmeno l’errore di non essere padroni delle proprie scelte e del proprio destino”. Per quanto riguarda il memorandum sulla Via della Seta, in scadenza a marzo 2024, “abbiamo tempo per prendere una decisione” dopo una “valutazione ben ponderata”. Altro tema caro all’Italia è quello dei migranti: “Abbiamo riportato il tema dopo anni nel dibattito in seno al G7” con la posizione italiana basata sulla difesa dei confini ma anche sugli investimenti e il ‘Piano Mattei’ per l’Africa, con un modello di cooperazione “non predatoria”. Di migranti, e di Tunisia, ha parlato in un incontro questa mattina con il presidente francese Emmanuel Macron, dopo le tensioni delle scorse settimane. Il colloquio, assicura, “è andato bene, come i precedenti. Tendiamo a essere molto concreti e al di là delle cose interne di campagna elettorale che ognuno ha siamo due nazioni centrali e vicine su molti dossier”. All’incontro, “entro l’estate”, dovrebbe seguire una visita a Parigi. Lo stesso ‘timing’ vale per la missione a Washington da Joe Biden, con cui Meloni ha parlato più volte in questi due giorni. A proposito degli incontri avuti, sollecitata dai giornalisti, è tornata anche sull’incidente’ di ieri con il premier canadese Justin Trudeau, che l’aveva “sorpresa” esprimendo “preoccupazione per alcune posizioni” italiane sui diritti Lgbtq+.

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“Penso – ha detto – che Trudeau sia stato vittima di una fake news, mi pare che se ne sia reso conto. Ho ricordato a Trudeau, che probabilmente è stato un po’ avventato, che non abbiamo fatto nessun provvedimento sulla materia e dunque non vedo motivi per essere preoccupati”. Sia Biden che Macron, questa mattina, hanno portato un breve saluto nel corso dell’incontro tra la premier, la direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen con al centro la questione della Tunisia. L’Italia lavora per sbloccare il piano di finanziamento fermo per quella che la presidente del Consiglio definisce una “certa rigidità” da parte del Fmi. Però, dopo il colloquio, assicura, “penso che la trattativa possa essere sbloccata, vedo disponibilità da parte di tutti”. Prima di ripartire, Meloni ha anticipato a oggi la presentazione dell’agenda del G7 2024, di cui l’Italia sarà presidente: si terrà a metà giugno, subito dopo le elezioni europee (che dovrebbero essere convocate il 9-10) e la sede sarà la Puglia, che “ha un significato simbolico legato alla posizione geografica di ponte tra Occidente e Oriente”.

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