Don Carron: serve dialogo e non muri su coppie omosessuali
LE SPINE DELLA CHIESA Il capo di Comunione e liberazione sulla nullità matrimoniale promulgata dal Papa: “Non saranno le nuove norme a indebolire il vincolo”
“La diffusione delle unioni omosessuali è un dato evidente a tutti, in una società plurale. La questione è quale tipo di riconoscimento dare, e il loro rapporto con la famiglia fondata sulla relazione uomo-donna, i figli, le adozioni. Tutti capiamo che sono temi di grande rilievo personale e sociale”. Così don Julian Carron, capo di Comunione e liberazione, in una intervista al Corriere della sera. “Anche le coppie omosessuali non possono evitare certe domande – aggiunge -. Una volta uno di loro mi chiese, parlando dell`adozione dei figli: che conseguenze avrà per loro la mancanza di una figura femminile? E che scenario apre per la dignità delle donne l`utero in affitto? C`è bisogno di uno spazio di libertà che permetta un dialogo che non costruisca muri, ma inizi processi, come ripete il Papa, anche a livello culturale e politico”.
Quanto alla riforma della nullità matrimoniale promulgata dal Papa, “non saranno le nuove norme a indebolire il vincolo, come non sono state le vecchie a frenarne l`indebolimento. Quello che renderà sempre più forte il legame matrimoniale sarà solo una esperienza di fede adeguata, senza la quale l`indissolubilità sarà un`utopia. Senza cedere sul terreno della dottrina, il Papa prende atto del contesto umano profondamente mutato, in cui un uomo e una donna decidono di contrarre il sacramento con una consapevolezza in tanti casi sempre più superficiale”.