Don Milani, scomodo ma ammirato da Pasolini, Silone, Ingrao

Un libro racconta il sacerdote-maestro di Barbiana dove di recente si è recato il Papa

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A cinquant`anni dalla morte di don Lorenzo Milani, avvenuta esattamente il 26 giugno del 1967, le Edizioni dell’Asino mandano in libreria “Don Lorenzo tra noi”, un libro che racconta il sacerdoto e maestro di Barbiana – dove la scorsa settimana si è recato Papa Francesco per rendere omaggio a questo prete scomodo che ha lasciato, come don Primo Mazzolari, una “traccia luminosa, per quanto scomoda” – nei racconti di amici, visitatori, lettori. Il libro raccoglie le migliori recensioni alle opere del maestro della scuola Barbiana, primo tentativo di scuola a tempo pieno rivolto alle classi popolari, e i testi fondamentali, passati e recenti, sulla sua figura e la sua importanza nella storia della cultura italiana. Grazie all`attenta cura del giovane studioso Gabriele Vitello, nel testo sono stati raccolte le recensioni di Esperienze pastorali a firma di Giovanni Giudici, Ignazio Silone, Luciano Bianciardi ed Ernesto Balducci; quelle di Pasolini e Capitini a Lettera a una professoressa; le testimonianze, riletture e confronti Anna Maria Ortese, Pietro Ingrao, David Maria Turoldo, Giovanni Jervis, Alexander Langer, Gian Paolo Meucci, Edoarda Masi, Tullio De Mauro, Antonio Santoni Rugiu, Vittorio Giacopini, Adele Corradi, Mario Lodi.[irp]

Il volume fa parte di una collana di libri che vuole presentare “uno sguardo radicale sulla società”. Coordinata da Goffredo Fofi e Giulio Marcon, l`iniziativa editoriale lanciata da Lo Straniero in collaborazione con l`associazione Lunaria, dà voce a temi, analisi, interventi e saggi che discutono le trasformazioni della società italiana nel quadro del mondo attuale e della sua crisi, forse irreversibile. L`economia, la politica, la cultura, l`educazione, gli antichi e nuovi fondamenti etici, il rifiuto delle basi distruttive e opportunistiche del potere e dei suoi complici, l`apertura alle esigenze di giustizia, al rispetto per la natura e per il futuro. Di fronte ai profondi cambiamenti politici, sociali e culturali dell`Italia e del mondo, questa iniziativa editoria-le intende aprire uno spazio – anticonformista e radicalmente controcorrente – di approfondimento e di di-battito, dando voce ad autori vecchi e nuovi che sanno essere coscienza critica della società e della cultura. Gabriele Vitello (1983) si è laureato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Siena e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Studi letterari, linguistici e filologici presso l’Università di Trento. Collabora con diverse riviste e blog letterari come “Lo straniero”, “Gli asini”, “Allegoria” e “Le parole e le cose”. Ha pubblicato L’album di famiglia. Gli anni di piombo nella narrativa italiana (Transeuropa 2013). Attualmente insegna italiano e storia nelle scuole superiori.[irp]