E’ “Il capitale umano” di Paolo Virzì il miglior film ai David di Donatello. Il “noir” ambientato in Brianza, liberamente tratto dal thriller di Stephen Amidon, si è aggiudicato il premio più importante, oltre ad altri sei, agli Oscar del cinema italiano assegnati questa sera. Incetta di riconoscimenti per “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, che ne ha vinti ben nove. Dopo l’Oscar, il Golden Globe e i numerosi riconoscimenti internazionali, il film con protagonisti Toni Servillo nei panni di Jep Gambardella e la città di Roma, ha trionfato per il miglior regista, per Servillo miglior attore protagonista, per il direttore della fotografia, il produttore, la scenografia, il trucco, i costumi, l’acconciatura e gli effetti digitali.
“Il capitale umano”, che partiva con 19 candidature, ha vinto invece con Valeria Bruni Tedeschi migliore attrice protagonista, per i migliori attori non protagonisti, Fabrizio Gifuni e Valeria Golino, per la sceneggiatura, il miglior montatore e il fonico di presa diretta. A bocca sciutta “Smetto quando voglio” di Sydney Sibilia, uno dei film rivelazione dell’anno, e “Allacciate le cinture” di Ferzan Ozpetek. Per il miglior musicista hanno vinto Pivio e Aldo De Scalzi per “Song’ e Napule”, il film dei fratelli Manetti che si è aggiudicato anche il riconoscimento per la miglior canzone, “A’ verità”. Il premio per il miglior regista esordiente è andato a “Pif”, ovvero Pierfrancesco Diliberto, per “La mafia uccide solo d’estate”, che ha vinto anche il premio Bnl David Giovani, assegnato dai ragazzi delle scuole superiori di tutta Italia, battendo anche il fenomeno Checco Zalone.
Sophia Loren, che ha ricevuto un David speciale per la sua interpretazione in “Voce Umana” proprio dal figlio, regista del film, Edoardo Ponti, ha detto: “E’ davvero un bel momento della mia vita”. Gli altri premi speciali di quest’anno sono andati a Andrea Occhipinti, Marco Bellocchio e a Carlo Mazzacurati, scomparso pochi mesi fa. Infine, come miglior film dell’Ue ha vinto “Philomena” di Stephen Frears e come miglior film in lingua straniera “Grand Budapest Hotel” di Wes Anderson.