Cronaca

Una donna laica scrive le meditazioni per la Via Crucis del Papa

Sono state preparate dalla biblista francese Anne-Marie Pelletier, laica, docente di Sacra Scrittura ed Ermeneutica biblica, le meditazioni che saranno lette il prossimo 14 aprile, Venerdì Santo, durante il tradizionale rito della Via Crucis presieduto da Papa Francesco al Colosseo. Non è la prima volta che un Pontefice affida ad una donna questo
incarico, da ultimo nel 2012 Anna Maria Zanzucchi insieme al marito Danilo e nel 2011 suor Maria Rita Piccione. La professoressa Pelletier, personalità di rilievo nel cattolicesimo francese contemporaneo, nel 2014 ha ricevuto il Premio Ratzinger. La Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger – Benedetto XVI, “che ne ha alta stima”, si legge in una nota, è molto lieta che proprio a lei sia stato affidato questo incarico così importante.”Una buona morale cristiana non dovrebbe di fatto essere tutta dedita a celebrare le vite rettilinee e a condannare quelle zigzaganti, e ciò in
virtù di alcuni semplici principi, che non ammettono discussione?”, ha scritto Pelletier in un recente articolo, pubblicato dal francese La Vie e tradotto dall’Osservatore Romano, in risposta alle critiche riservate da alcuni ambienti cattolici all’esortazione apostolica del Papa sulla famiglia, Amoris laetitia.

“Il dramma, diciamolo pure, è che non è così che le Scritture, che ci trasmettono la parola di Dio, vedono la vita e gli uomini. Basta aprire i vangeli, per non parlare dell`antico testamento, che offre una preziosa pedagogia in materia. Chi frequenta Gesù? Chi è suo vicino, suo amico? Chi accoglie con predilezione? Si sa che le risposte a queste domande riservano delle sorprese. Di fatto Gesù sta spesso in cattiva compagnia. Lo si vede con i pubblicani, tra i quali sceglie Matteo. Conversa con una samaritana, che dovrebbe invece ignorare, e a maggior ragione quando si sa che è al sesto marito. Accetta senza tirarsi indietro i gesti di omaggio di una prostituta, e così via. È chiaro, non vede il nostro mondo come lo vedono i “giusti” che sono attorno a lui. Là dove il fariseo che l’accoglie vede una peccatrice, lui vede una donna il cui cuore palpita di vero amore. Di fronte a una donna adultera umiliata, circondata da sguardi accusatori, abbassa gli occhi e scrive per terra. Poi, quando è solo con lei, le dice semplicemente: «Va`!», che è un`ingiunzione a vivere, libera dal senso di colpa e dal peccato. E ancora, è un ladrone, crocifisso accanto a lui, a essere il primo a beneficiare della salvezza che la Croce ha dato all’umanità. E quando Gesù sciocca gli israeliti devoti guarendo nel giorno di shabbat, mostra di fatto che cosa significa veramente onorare il giorno dedicato a Dio. Ebbene, sono proprio questi i gesti e le parole che guidano tutto ciò che Papa Francesco ha scritto in Amoris laetitia“.

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