Donna uccisa nel bresciano, arrestato marito in Tunisia

Donna uccisa nel bresciano, arrestato marito in Tunisia
Mamma Giusy con la figlia Daniela Bani
1 febbraio 2019

“Sono molto contenta, finalmente e’ in carcere. Ci speravo davvero tanto”. Probabilmente non pensava pero’ che potesse concretizzarsi davvero l’arresto dell’assassino di sua figlia. “E’ la fine di un incubo” dice oggi Giuseppina Ghilardi, la mamma di Daniela Bani ammazzata a coltellate nel settembre del 2014 dal marito tunisino Mootaz Chaambi, da cui aveva anche avuto due figli, scappato in patria il giorno stesso del delitto. E’ stato arrestato dopo quattro anni di latitanza e due condanne a 30 anni di carcere incassate in primo e secondo grado a Brescia. La madre della vittima poche settimane fa, attraverso l’edizione bresciana del Corriere della Sera, aveva lanciato un appello al ministro degli Interni Matteo Salvini. “Vi prego, arrestatelo” disse.

Oggi dice: “E’ la fine di un incubo. Lui libero e mia figlia al cimitero. Non era giusto”. Daniela Bani venne uccisa nella camera da letto del suo appartamento di Palazzolo, nel Bresciano, alla presenza anche di uno dei suoi due figli avuti dal marito tunisino. Lui aveva alzato il volume della tv per non far sentire le urla della madre. Non voleva essere lasciato, per questo la uccise, ha stabilito la doppia sentenza di condanna. Poi scappo’ in aereo in Tunisia, il giorno stesso, lasciando i due figli ad un amico che poi li consegno’ ai genitori di Daniela. “Quando ho visto i due bambini alla porta di casa ho capito che era finito tutto. Che Daniela era stata uccisa”, ricorda oggi la madre della donna ammazzata a 30 anni con 39 coltellate. Dalla Tunisia l’assassino della bresciana scriveva su Facebook e chiedeva informazioni sulle condizioni dei due figli. “Ora credo nella giustizia” dice mamma Giuseppina.

“Nessuno mi ridara’ Daniela ma almeno chi ha ucciso e’ in carcere. Non lo voglio incontrare, mi basta che stia in cella per quello che ha fatto”. Da capire se Mootaz Chaambi scontera’ in patria la pena o se sara’ estradato. “L’operazione di polizia non restituira’ Daniela, ma ci fa sperare che sia fatta finalmente giustizia. Ringrazio i nostri investigatori e le autorita’ di Tunisi, che si sono confermate collaborative e di parola. Mando un abbraccio affettuoso alla signora Giuseppina e ai due nipotini” ha commentato Salvini. Per Paolo Grimoldi, deputato della Lega e vice presidente della Commissione Esteri della Camera, “l’arresto di Chaanbi Mootaz e’ importante quanto quello di Cesare Battisti e dimostra che la giustizia da noi sta riprendendo a funzionare”.

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