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Doping, Schwazer “assolto per non aver commesso il fatto”. “Fatta giustizia”

Assolto per non aver commesso il fatto. Il giudice per le indagini preliminari (gip) del Tribunale di Bolzano, Walter Pelino, ha disposto l’archiviazione del procedimento penale a carico dell’atleta italiano Alex Schwazer, accogliendo la richiesta del pubblico ministero. Schwazer era accusato di doping per un episodio risalente al 2016 quando, dopo un controllo a sorpresa, risultò positivo, rimediando una squalifica di 8 anni, vista la sua recidiva. L’atleta, però, ha sempre negato di aver usato sostanze dopanti in quel periodo (al contrario del 2012 quando ammise di aver infranto le norme) contestando la validità del test e dichiarandosi vittima di un complotto.

Il Ris di Parma aveva riscontrato anomalie sulle sue urine (conservate nel laboratorio Wada di Colonia). E il Gip ha effettivamente accertato “con alto grado di credibilità razionale che i campioni d’urina prelevati a Alex Schwazer il primo gennaio del 2016 siano stati alterati allo scopo di farli risultare positivi e dunque di ottenere la squalifica e il discredito dell’atleta”. Al momento l’archiviazione non consentirà a Schwazer di partecipare ai Giochi Olimpici di Tokyo, vista la squalifica fino al 2024 che gli ha inflitto il Tas di Losanna. Ma alla luce della decisione del Tribunale di Bolzano, il campione olimpico potrebbe chiedere alla Corte Federale Svizzera di annullare la squalifica.

Parla l’atleta

“Finalmente è arrivato il giorno in cui è stata fatta giustizia”. Alex Schwazer dopo l’assoluzione da parte del tribunale di Bolzano è la gioia in persona. Il marciatore altoatesino ha saputo dell’assoluzione mentre si allenava e ora il suo allenatore, Sandro Donati, apre a una possibile partecipazione alle prossime Olimpiadi: “Ho parlato con Alex ed era emozionato. Si sta allenando, è molto costante. L’ho tenuto a un livello non molto elevato, ma in una condizione tale che, se dovesse arrivare giustizia anche in ambito sportivo, senz’altro potrebbe essere pronto per i Giochi di Tokyo” ha dichiarato annunciando di fatto di essere pronto a fare nuovamente ricorso contro la squalifica di otto anni per doping inflitta dal Tas di Losanna.

“Il giorno di oggi mi ripaga un po’ di tante battaglie che insieme ad altri che mi sono stati vicini ho dovuto affrontare in questi quattro anni e mezzo, che non sono stati per nulla facili” ha aggiunto il marciatore altoatesino mentre Donati ha voluto ringraziare tutti quelli che lo hanno aiutato, anche il presidente Giovanni Malagò che ha lavorato nell’ombra. Il presidente della Fidal, Stefano Mei, apre a scenari inaspettati. “Siamo nel pieno del primo Consiglio federale, e devo dire che non ho avuto modo di leggere attentamente le motivazioni del provvedimento. Quello che posso dire adesso, e’ che le sentenze non si commentano mai. Dobbiamo tutti rispettare l’operato della magistratura, come cittadini e a maggior ragione come rappresentanti delle Istituzioni, anche di quelle sportive. Aggiungo pero’ che se le anticipazioni di stampa riferitemi fossero rispondenti, si aprirebbero scenari inaspettati”.

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