Dopo 129 anni di attesa tornano a Sambuca di Sicilia i reperti della “Tomba della Regina”, rinvenuti nella zona archeologica di Monte Adranone. Un superbo corredo funerario, con crateri fittili e suppellettili bronzee, scoperto da ignari contadini nel 1886 in cima alla montagna che sovrasta il paese. L’antica città di Adranon fu un insediamento greco-punico risalente agli inizi del V secolo a.C., distrutto, secondo i dati degli scavi archeologici, intorno al III secolo a.C. La città, riemersa dopo gli scavi archeologici, si estende su un territorio collinoso che da un’altezza di quasi 900 metri domina un panorama che si estende su quasi tutta la Sicilia Occidentale. Nella zona corrispondente all’ingresso dell’area archeologica, si trova la Necropoli, nella quale spicca appunto la monumentale Tomba della Regina.
I reperti – “dispersi” nei magazzini dell’allora Regio Museo Antonio Salinas – sono stati adesso identificati e tornano nella città di origine. Il corpus “ritrovato” farà parte della mostra “Un simposio divino. Il Salinas a Sambuca” che sarà inaugurata giovedi 12 febbraio alle ore 17:00 al Palazzo Panitteri, sede del Museo archeologico di Sambuca. Alla cerimonia saranno presenti, tra gli altri, l’assessore ai Beni culturali Antonino Purpura, la sovrintendente di Agrigento Caterina Greco, il sindaco di Sambuca Leo Ciaccio e il direttore del Museo archeologico regionale Antonio Salinas, Francesca Spatafora. La mostra è stata possibile grazie alla collaborazione tra la Sovrintendenza di Agrigento e il Museo Salinas di Palermo, alla Banca di Credito Cooperativo che ha sponsorizzato l’evento nel 90esimo di fondazione dell’Istituto e al Comune di Sambuca. L’esposizione con ingresso gratuito resterà aperta fino al 12 giugno.