Ancora alta tensione a Hollywood. Dopo il fallimento delle trattative tra i maggiori studi americani e il potente sindacato degli attori, che denunciava proposte salariali “insulse”, gli attori hanno deciso di scioperare contro studi e emittenti. Una decisione che dovrebbe paralizzare completamente Hollywood. Gli attori si uniscono così agli sceneggiatori, già in sciopero dall’inizio di maggio.
“Siamo stati ingannati. Sono rimasti a porte chiuse, hanno continuato a cancellare i nostri incontri, a perdere tempo, e probabilmente era tutto per avere più tempo per promuovere i loro film estivi, perché non ne è uscito niente di significativo” ha detto Fran Drescher, attrice e presidente di SAG-AFTRA il sindacato che rappresenta 160.000 attori e altri professionisti del piccolo e grande schermo. Questo doppio movimento sociale che riunisce i volti e le penne dell’industria cinematografica è il primo dal 1960 a Hollywood. I due settori chiedono un aumento del loro compenso, in ribasso nell’era dello streaming. Vogliono anche garanzie sull’uso dell’intelligenza artificiale, per evitare che l’IA generi script o cloni la loro voce e immagine.