Sui vaccini un giro di vite è stato dato, adesso Mario Draghi vuol chiudere in fretta il capitolo “ristori”, o meglio “sostegno”. Sul decreto lavora a pieno ritmo il ministro dell’Economia Daniele Franco, con il contributo degli altri dicasteri economici, e il premier vuole portare il testo in Consiglio dei ministri la prossima settimana, nella seduta che (secondo la nuova consuetudine di Palazzo Chigi) si tiene il giovedì. Il dl Sostegno, sottolineano fonti di governo, è un provvedimento “complesso” e “articolato”, che dovrà recepire e attuare la nuova impostazione che Draghi ha annunciato nel suo discorso programmatico alle Camere. Una nuova impostazione che si ritrova anche nel cambio di nome voluto dal premier, non casuale né semplicemente determinato dal fatto di voler segnare un cambiamento rispetto al governo precedente. Il presidente del Consiglio, al Senato, aveva parlato di “una strategia di sostegno delle imprese e del lavoro” che “dovrà coordinare la sequenza degli interventi sul lavoro, sul credito e sul capitale”. In pratica, spiegano ambienti governativi, non saranno più, appunto, solo “ristori”, ma interventi che tentino di “innescare una leva per far partire la ripresa”.
A disposizione del governo ci sono i 32 miliardi di scostamento di bilancio già autorizzato più di un mese fa, ma ancora non si conosce la consistenza che avrà il decreto. Oltre a ulteriori 2,1 miliardi per i vaccini, una prima bozza prevede, tra le altre cose, contributi a fondo perduto per imprese e professionisti tra i mille e i 150 mila euro. Il contributo spetterà ai soggetti con ricavi e compensi non superiori a 5 milioni di euro nel 2019, che nel bimestre gennaio/febbraio 2021 abbiano registrato un calo del fatturato del 33% rispetto allo stesso periodo del 2019. Sospesi fino al 30 aprile i termini dei versamenti per le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione e da avvisi: a partire dal primo marzo l’agente della riscossione potrà notificare le cartelle di pagamento, che dovranno però essere pagate soltanto una volta decorsi sessanta giorni dal termine del periodo di sospensione. Previsti anche 1,6 miliardi di risorse aggiuntive per gli Enti locali e 800 mln per il trasporto pubblico locale.
Draghi in questi giorni segue però personalmente anche il dossier Alitalia. Dopo il confronto di stamani dei ministri Franco, Enrico Giovannini e Giancarlo Giorgetti con la Commissaria per la concorrenza Margrethe Vestager, la settimana prossima si aprirà con Bruxelles il confronto tecnico sulle “possibili soluzioni” per garantire, ha spiegato una nota, che “il nuovo vettore aereo nasca al più presto” nel segno della “discontinuità” e “nel rispetto delle procedure del diritto nazionale ed europeo”. Il nuovo governo punta in sostanza ad ottenere il passaggio delle attività aviation alla NewCo Ita senza una gara, come vorrebbe invece la Commissione europea. Su questo parte la trattativa, con l’obiettivo di trovare la quadra per risolvere la questione una volta per tutte. Sarà dunque, la prossima, una settimana densa per il governo e anche quella in cui Draghi potrebbe rompere il “silenzio operoso” di queste prime due settimane di mandato, per spiegare, al di là degli impegni programmatici, le azioni dei prossimi mesi. askanews