Doppia serata, inaugurazione mostra “Mozart al Massimo” e concerto di Pehlivanian

Il Festival Mozart-Strauss organizzato dal Teatro Massimo all’interno della propria Stagione Sinfonica prosegue domani 8 aprile con un doppio appuntamento: alle ore 19:30 in Sala Pompeiana verrà inaugurata una nuova esposizione di bozzetti, figurini, attrezzeria e costumi dall’Archivio storico del Massimo, dedicata alle opere grande compositore di Salisburgo, ‘Mozart al Massimo’. “Continuando il percorso di riscoperta dei tesori custoditi nell’Archivio Storico del Massimo – sottolinea il Commissario straordinario Fabio Carapezza Guttuso – la presenza del Festival Mozart-Strauss ad aprile e il ritorno attesissimo a maggio di un capolavoro come Don Giovanni di Mozart, hanno fatto nascere il desiderio di una mostra dedicata agli allestimenti di opere del Salisburghese prodotte dal Teatro Massimo. Dopo aver reso omaggio a Verdi e Wagner nel bicentenario del 2013, la scelta di Mozart comporta anche una riflessione sulla sua ricezione a Palermo: la prima opera mozartiana fu infatti Così fan tutte nel 1811 al Teatro Carolino, poi una lunghissima pausa sino al 1947 quando fu la volta delle Nozze di Figaro, quindi del Don Giovanni nel 1953, entrambe al Massimo. Nella seconda meta` del Novecento, alla trilogia dapontiana si aggiungono alcuni atti unici e poi Die Zauberflöte, Die Entführung aus dem Serail, Idomeneo e La clemenza di Tito, spettacoli sempre affidati ad artisti di rilievo come Hall, Luzzati e Canzoneri, le cui testimonianze impreziosiscono il nostro Archivio”. La mostra è allestita da Roberto Lo Sciuto con il coordinamento di Marida Cassarà.

La serata prosegue alle ore 20:30 con lil secondo appuntamento concertistico del Festival Mozart-Strauss: George Pehlivanian – direttore fra i più apprezzati dal pubblico di questi anni – salirà sul podio dell’Orchestra del Massimo per tre pagine assai note e di profondo impatto. In apertura la Serenata K 250 “Haffner” di Wolfgang Amadeus Mozart – solista il primo violino del Teatro Massimo, Salvatore Greco –; quindi seconda parte interamente dedicata a Richard Strauss con gli intensi Vier letzte Lieder, i Quattro Ultimi Lieder (Frühling / Primavera – September / Settembre – Beim Schlafengehen / Tempo di dormire – Im Abendrot / Al crepuscolo) scritti nei primi mesi del 1946 e interpretati adesso al Massimo dal soprano statunitense Marjorie Owens componente stabile della Sächsische Staatsoper Dresden e considerata una delle più interessanti nuove voci straussiane di oggi. In chiusura Also sprach Zarathustra op. 30, poema sinfonico di Strauss composto nel 1895 e tratto liberamente dal testo di Nietsche, pagina fra le più celebri del compositore monacense anche per l’utilizzo nel mondo del cinema, da 2001: Odissea nello spazio di Kubrick (nella versione Karajan/Wiener del 1960) a La fabbrica di cioccolato di Burton.

 

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