Economia

Dl bollette, 5-7 miliardi di euro in Cdm settimana prossima

Per ridurre l’impatto del prezzo dell’energia sulle bollette il governo prepara un “intervento di ampia portata”, tra i 5 e i 7 miliardi, che dovrebbe andare in Consiglio dei ministri la prossima settimana. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha colto l’occasione della visita di questa mattina a Genova per tornare sul tema, dopo che ormai da giorni c’è un pressing quotidiano dei partiti (in particolare del centrodestra ma non solo) per un nuovo decreto che limiti i rincari. Nel capoluogo ligure, disegnando le prospettive del prossimo futuro a partire dal Pnrr, Draghi ha aggiunto a braccio nel suo discorso una rassicurazione: “Il Governo non dimentica il presente e il presente oggi ci fa vedere una realtà caratterizzata dalle difficoltà che famiglie e imprese hanno per l`aumento dei prezzi dell`energia elettrica. Il Governo sta preparando un intervento di ampia portata nei prossimi giorni”.

Sul testo è da giorni al lavoro il ministro Daniele Franco con i tecnici del Mef. Dopo i 5,5 miliardi giù utilizzati nel primo trimestre, il nuovo intervento sarà tra i 5 e 7 miliardi, secondo quanto riferito dalla sottosegretaria Maria Cecilia Guerra. “Sono allo studio del Governo misure e modalità di reperimento delle risorse idonee ad accrescere l’ammontare degli aiuti concessi, anche al fine di garantire un adeguato sostegno per il secondo trimestre dell’anno”, ha detto oggi il ministro dei Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà. C’è però, assicurano dall’esecutivo, un punto fermo: evitare un nuovo scostamento di bilancio, cosa che invece chiedono a gran voce molte forze della maggioranza. Il dl comunque, spiegano fonti di governo, non andrà nel Consiglio dei ministri che dovrebbe tenersi venerdì, ma in una seduta da convocare la prossima settimana.

Matteo Salvini esulta, intestandosi il “merito” dell’iniziativa. “Dopo mesi di proposte, richieste e insistenze della Lega, finalmente ci siamo”, dice il leader del Carroccio. Commenti positivi anche dal M5s, che chiede un “confronto fattivo tra Governo e Parlamento per raggiungere l’obiettivo in tempi brevi e con risultati efficaci”. Giorgia Meloni apre a una interlocuzione per “dare il suo contributo” in Parlamento ma senza “fare sconti” all’esecutivo. Da parte sua Enrico Letta presenta le proposte del Pd, chiedendo di “intervenire ora, subito, è fondamentale per evitare che si blocchi la ripresa, chiudano aziende e si indebitino le famiglie”. 

Nello stesso Cdm della settimana prossima potrebbe andare anche un intervento “correttivo” sul superbonus 110%, altro tema “forte” di molti partiti, M5s in testa. Il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli chiede una modifica alle novità inserite nel meccanismo della cessione dei crediti e un prolungamento della misura per le monofamiliari, “visti i due mesi di stop subiti”. Nel Cdm di questa settimana, che dovrebbe essere convocato per venerdì mattina, potrebbe invece andare la riforma del Csm, anche se sul dossier è ancora in corso il confronto tra la ministra della Giustizia Marta Cartabia e i partiti per cercare un accordo.

Pubblicato da
redazione