Draghi chiama Putin: “Con de-escalation, Italia disponibile a lavorare alla pace”

Draghi chiama Putin: “Con de-escalation, Italia disponibile a lavorare alla pace”
Vladimir Putin e Mario Draghi
30 marzo 2022

“Presidente Putin, la chiamo per parlare di pace”. Apre così il presidente del Consiglio Mario Draghi la telefonata con il leader russo. Al centro del colloquio l`andamento del negoziato tra Russia e Ucraina e i suoi ultimi sviluppi, e la richiesta di Mosca ai Paesi europei di pagare le forniture di gas in rubli per far apprezzare la valuta nazionale. La conversazione è durata circa un’ora. Stabilire quanto prima un cessate il fuoco, per proteggere la popolazione civile e sostenere lo sforzo negoziale. E’ quanto ha chiesto Draghi al presidente russo, in sostanza. Nel corso della telefonata, il presidente del Consiglio ha ribadito a Putin la disponibilità del governo italiano a contribuire al processo di pace, in presenza di chiari segni di de-escalation da parte della Russia. “Il presidente Draghi ha sottolineato l’importanza di stabilire quanto prima un cessate il fuoco, per proteggere la popolazione civile e sostenere lo sforzo negoziale” e “ha ribadito la disponibilità del governo italiano a contribuire al processo di pace, in presenza di chiari segni di de-escalation da parte della Russia”, recita la nota diffusa da palazzo Chigi.

Sul tavolo anche la questione del gas, come detto, dopo la decisione di Putin di accettare pagamenti solo in rubli. Cosa che Draghi, già la scorsa settimana, aveva definito una “violazione dei contratti”, concetto ribadito dal Consiglio europeo. Oggi il presidente russo, secondo quanto riferito tanto da Palazzo Chigi quanto dal Cremlino, ha “descritto” come dovrebbe funzionare il sistema dei pagamenti del gas russo in rubli. Lo stesso, Putin, lo ha fatto, sempre oggi, parlando con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, a cui avrebbe assicurato che il nuovo sistema di pagamento non dovrebbe comportare un “peggioramento delle condizioni contrattuali per gli importatori europei” e che comunque ci saranno “colloqui” tecnici.

Leggi anche:
Il vicepresidente del CSM si schiera col governo: stop al “diritto creativo” dei magistrati

 

 

Il Cremlino, dal canto suo, ha fatto sapere che Putin ha informato Draghi dell’andamento dei colloqui tra i rappresentanti di Russia e Ucraina, svoltisi ieri ad Istanbul. Il presidente russo ha inoltre fornito spiegazioni a Draghi anche in relazione alla decisione di passare al rublo nei pagamenti per le forniture di gas naturale ad alcuni Paesi, tra cui l’Italia. “Su richiesta di Mario Draghi”, si legge nel comunicato del Cremlino, Vladimir Putin ha fornito informazioni sull’andamento dei colloqui di pace e “sono stati forniti chiarimenti anche in relazione alla decisione di passare ai rubli nei pagamenti per le forniture di gas naturale a diversi paesi, tra cui l’Italia”. Il testo, utilizzando la solita formula, ha quindi aggiunto un ulteriore particolare: “Su richiesta di Mario Draghi, Vladimir Putin lo ha informato sull’andamento dei colloqui tra i rappresentanti di Russia e Ucraina, la cui ultima sessione si è svolta il giorno prima a Istanbul”.

Al termine della telefonata di oggi il presidente del Consiglio Mario Draghi e il presidente russo Vladimir Putin hanno concordato sull`opportunità di mantenersi in contatto. La telefonata tra il premier e il capo del Cremlino fa seguito ai colloqui sulla crisi ucraina tenuti ieri pomeriggio. Draghi ha avuto colloqui col Presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, il Cancelliere della Repubblica Federale di Germania, Olaf Scholz, e il Primo Ministro del Regno Unito, Boris Johnson. Durante il vertice è stata condivisa la necessità di sostenere i negoziati in corso, assicurando al più presto il cessate il fuoco.

Leggi anche:
La Russia alza la tensione: il missile Oreshnik e la minaccia all’Europa
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti