Dalle dirette in prime time di Giuseppe Conte all’assenza di Mario Draghi, che oggi ha scelto di non presentare il “suo” primo Dpcm per fronteggiare l’emergenza Covid. Anche in questo, dunque, il presidente del Consiglio ha segnato una netta discontinuità (totalmente voluta) rispetto al suo predecessore, mostrandosi plasticamente lontano anni luce dalle conferenze stampa nell’orario dei tg di Conte, con gli annunci sui social e i ritardi che facevano crescere la suspense nei telespettatori in attesa di notizie.
Dunque oggi Draghi oggi ha firmato il nuovo Dpcm per contrastare il coronavirus, ma non l’ha illustrato. In sua rappresentanza ha chiamato “la squadra”, ovvero i ministri della Salute Roberto Speranza e degli Affari regionali Mariastella Gelmini, e i presidenti dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, e del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli. Per l’occasione è stato “riaperto” il cortile di Palazzo Chigi, dove è stato allestito un lungo palchetto dai colori blu e rosso per ministri ed esperti. Qui è stata fatta entrare una pattuglia abbastanza nutrita di giornalisti (25), con alcuni posti riservati alla stampa estera, e sono tornate le troupe, mentre nel recentissimo passato era la presidenza del Consiglio a fornire le immagini. Anche le domande sono state piuttosto numerose: una decina oggi contro le quattro che ‘accettava’ Conte.
Un completo cambio di paradigma dunque, che un po’ sorprende, tanto che un cronista ha chiesto il perchè dell’assenza di Draghi. “La presenza dei ministri oggi – ha risposto la portavoce del premier, Paola Ansuini – rappresenta lo spirito con cui il presidente Draghi e il governo operano, uno spirito di squadra. Per quanto riguarda la presenza di Draghi in occasioni pubbliche stiamo mettendo a punto una agenda che soddisferà la vostra legittima domanda e presto ci saranno comunicazioni su questo punto”. Il Dpcm sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile 2021 e conferma, fino al 27 marzo, il divieto già in vigore di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l`eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità. Ecco una sintesi delle principali novità e delle misure confermate.
ZONE BIANCHE Nelle zone bianche, si prevede la cessazione delle misure restrittive previste per la zona gialla, pur continuando ad applicarsi le misure anti-contagio generali (come, per esempio, l`obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere le distanze interpersonali) e i protocolli di settore. Restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi). Si istituisce un “tavolo permanente” presso il Ministero della salute, con i rappresentanti delle regioni interessate, del Comitato tecnico-scientifico e dell`Istituto superiore di sanità, per monitorare gli effetti dell`allentamento delle misure e verificare la necessità di adottarne eventualmente ulteriori.
SCUOLA Zone rosse – Dal 6 marzo, si prevede nelle zone rosse la sospensione dell`attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell`infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Zone arancioni e gialle – I Presidenti delle regioni potranno disporre la sospensione dell`attività scolastica: nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti; nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell`arco di 7 giorni; nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.
MUSEI, TEATRI, CINEMA E IMPIANTI SPORTIVI Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l`apertura anche il sabato e nei giorni festivi. Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all`aperto e 200 al chiuso per ogni sala. Restano chiusi palestre, piscine e impianti sciistici.
ATTIVITÀ COMMERCIALI In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto. Viene invece consentito l`asporto solo fino alle 22 dalle enoteche o esercizi di commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25). Resta, ovviamente, vietato il consumo sul posto.
SERVIZI ALLA PERSONA Nelle zone rosse, saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.
SPOSTAMENTI DA E PER L`ESTERO Si amplia il novero dei Paesi interessati della sperimentazione dei voli cosiddetti “COVID tested”. A chi è stato in Brasile nei 14 giorni precedenti è consentito l`ingresso in Italia anche per raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori.
TAVOLO DI CONFRONTO CON LE REGIONI È istituito un tavolo di confronto presso il Ministero della salute, con componenti in rappresentanza dell`Istituto superiore di sanità, delle regioni e delle province autonome, del Ministro per gli affari regionali e le autonomie e del Comitato tecnico-scientifico, con il compito di procedere all`eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione del rischio epidemiologico, in considerazione anche delle nuove varianti.