Drastico taglio Goldman su Pil Italia: 2019 solo +0,6%

Drastico taglio Goldman su Pil Italia: 2019 solo +0,6%
3 dicembre 2018

Visioni cupe sull’Italia dalla banca d’affari Goldman Sachs, che ha drasticamente tagliato le stime di crescita del Pil tricolore sul 2019 – appena più 0,6 per cento – a riflesso del calo di fiducia e dei rialzi di rendimenti e spread sui titoli di Stato. E in un box di analisi dedicato alla Penisola, nel suo European Outlook, la banca sostiene che serviranno “ulteriori pressioni di mercato” e un ampliamento ancora più marcato del differenziale Btp-Bund per convincere il governo a correggere la rotta sulla manovra e perseguire “una politica più ortodossa e credibile”.

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“La questione chiave da un punto di vista macroeconomico e dei mercati – si legge – è quanta pressione sia necessaria per indurrre una marcia indietro politica”. Lo studio rileva che in Portogallo questa svolta giunse dopo le lo spread rispetto ai tassi retributivi dei titoli tedeschi superò i 400 punti base. Secondo Goldman è “improbabile” che la manovra riesca a stimolare la crescita. “L’impatto della previsa espansione di bilancio sarà probabilmente tagliato dai rialzi dei rendimenti dei titoli di Stato e dal calo di fiducia, che entrambi pesano sul settore bancario e sull’erogazione di credito e implicano che l’Italia stia flirtando con la recessione nel passaggio d’annata”.

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La stima sulla crescita 2019, più 0,6%, risulta nettamente abbassata rispetto alle stime precedenti, pari al più 1%. Sul 2020 Goldman stima un più 1,1 per cento e sul 2021 più 1 per cento. C’è poi un ulteriore rischio, ovvero che con l’accumulo di altre pressioni invece di proceder ad una svolta sulla manovra l’Italia si ritrovi con una “impasse politica” o resti estromessa dai mercati prima della correzione, con una spirale che compromettere ancora di più il Pil. E poi ci sono i rischi di ricadute sul resto dell’area euro, che potrebbero accentuare le pressioni su altri Paesi più deboli.

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