Droga e baby gang, Daspo urbano esteso a minori sopra i 14 anni
Piantedosi: ampliata anche la platea dei reati. Ammonimento questore per i 12enni, arresto facoltativo e aumento sanzioni pecuniarie per i genitori
Il Daspo urbano verrà esteso ai minori sopra i 14 anni e carcere per i genitori che non fanno andare i figli a scuola. Sono alcune delle misure del decreto Caivano approvato oggi dal Consiglio dei ministri (Misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile). Si tratta “dell’allontanamento da alcune zone della città per chi è responsabile di comportamenti che aggravano il disordine urbano, sarà valido anche per minorenni ultra 14enni – spiega il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi – si interviene anche sull’altro provvedimento del Daspo per l’uso di stupefacenti, con l’allontanamento dalla frequentazione di certi luoghi: sedi universitarie, scuole, locali pubblici, ampliando anche la platea dei reati per il Daspo ricomprendendo reati di semplice detenzione di sostanze stupefacenti. Vengono anche rafforzate le misure di contrasto ai disordini in luoghi pubblici, ampliata la platea dei reati presupposto come il porto d’armi, la violenza, la resistenza a pubblico ufficiale o se già destinatario di misure cautelari in carcere, viene aumentata la pena per l’arresto per porto di strumenti atti a offendere, aumentando la contravvenzione, e la pena per porto e abuso di armi bianche, infine inasprimento verso spaccio di stupefacenti di lieve entità per minori, sempre ultra14enni”.
Contro il fenomeno delle “cosiddette baby gang modifica al codice antimafia, esteso alla fascia minorile ed estendiamo l’ammonimento del questore per i casi di cyberbullismo anche a minorenni al di sotto dei 14 anni, ossia tra i 12 e i 14 anni”. Il decreto cosiddetto Caivano interviene anche sulla “sanzione amministrativa pecuniaria per i genitori ampliando la platea di intervento nei confronti del minore e con la riduzione della soglia edittale da 9 a 6 anni per l’arresto facoltativo dei minori, possibilità di arresto facoltativo che prima non esisteva”, ha concluso il ministro. ”Questo decreto legge intende individuare un modello di intervento che varrà nell’immediato per Caivano e poi, a scadenze successive, per lo stesso territorio”, ma “anche per altre aree particolarmente degradate”, purché ne ricorrano “le condizioni”, ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, assicurando che il decreto ”è stato il frutto di un lavoro corale di più ministri e delle loro strutture”.
Mantovano ha presentato il nuovo commissario per la riqualificazione del Comune di Caivano nominato oggi dal governo: “Fabio Ciciliano conosce molto bene il territorio. Tra l’altro, a suo tempo, faceva i suoi allenamenti come atleta di pallanuoto nella piscina del Centro sportivo di Caivano…”. Il primo articolo del cosiddetto dl Caivano ”prevede l’istituzione di una struttura commissariale che metterà a disposizione 30 milioni di euro per un primo intervento di risanamento del territorio e il passo prioritario sarà il ripristino del Centro sportivo” Delphinia, che era un ”fiore all’occhiello del territorio prima di diventare una discarica”, ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio.