Tra i sacchi di sabbia e i blocchi stradali, a Kiev si è in attesa. Un’attesa spettrale, con il coprifuoco imposto fino alle 7 di mercoledì 23 marzo. Nel 27esimo giorno dell’invasione russa le strade sono deserte, i negozi sono chiusi e in fondo a questa strada si innalza una colonna di fumo dopo un altro attacco russo, riferisce France Presse. L’avanzata delle truppe russe appare congelata nel nord-est e nell’est della capitale ucraina, per la terza volta sotto coprifuoco dall’inizio della guerra.
Intanto, una colonna di fumo nero avvolge l’area dopo che un drone russo ha colpito l’edificio di 7 piani dell’Istituto dei materiali superduri, nel nord-ovest di Kiev, che fa parte dell’Accademia nazionale delle scienze dell’Ucraina. Almeno una persona sarebbe morta in seguito al bombardamento. I soccorritori militari avrebbero infatti rimosso un corpo coperto da un telo di plastica nera. Un responsabile dell’intelligence del ministero della Difesa russo ha affermato che tre persone sono rimaste uccise, ma non c’è stata altra conferma del bilancio. “Durante il raid aereo di oggi le forze armate della Federazione russa hanno utilizzato droni Orlan, uno dei quali ha sganciato una bomba che ha innescato un incendio”, ha spiegato all’Afp il responsabile, che ha chiesto di non essere identificato. “Successivamente sono comparsi altri due droni che hanno provato a sganciare altre bombe, ma sono stati abbattuti. Qui c’era un’officina industriale, un’istituzione civile. Non militare”, ha aggiunto la stessa fonte.
“Nel peggiore dei casi moriremo, ma non ci arrenderemo mai”. Così si è espresso il sindaco di Kiev Vitali Klitschko via video davanti al Consiglio d’Europa mentre le truppe russe tentavano di circondare la sua città. “Come sindaco di Kiev, vi prometto una cosa, i russi non entreranno mai a Kiev”, ha detto l’ex campione del mondo di boxe. “Abbiamo fortificato ogni edificio, ogni strada, ogni angolo della città. Combatteremo per difendere la nostra città e il nostro futuro. Non ci inginocchieremo”, ha proseguito. “Nel peggiore dei casi moriremo, ma non ci arrenderemo mai”. Vitali Klitschko ha invitato gli Stati europei a sostenere “economicamente, politicamente e militarmente” l’Ucraina contro la Russia. “Abbiamo bisogno di armi, stiamo combattendo contro uno degli eserciti più potenti del pianeta”.