“Siamo venuti a conoscenza, attraverso una delle nostre sezioni del Tribunale per i diritti del malato, di quanto accaduto a Bracciano tra la notte del 27 e del 28 maggio scorso, quando una persona di anni 68 plurinfartuato con 13 stent coronarici impiantati e duplice by-pass accusa forti dolori e alle 22.26 del 27 maggio scorso giunge l`ambulanza senza medico a bordo che lo trasporta presso l`ospedale di Bracciano, il più vicino e non verso uno con UTIC in quanto non autorizzato”: E’ quanto denuncia Elio Rosati, segretario regionale di Cittadinanzattiva Lazio. “Il Triage – prosegue -lo registra in codice rosso. Sottoposto alle cure farmacologiche del caso, viene richiesta per il paziente un`ambulanza per trasferirlo d`urgenza al Sant’Andrea dove esiste UTIC adeguata. L`ambulanza giunge intorno all`una di notte del 28 maggio. Il medico di turno, essendo disponibile una sola ambulanza, decide di dare precedenza ad altra paziente in codice rosso per arresto respiratorio. Nel frattempo viene proseguita terapia farmacologica in attesa di trasferimento del paziente. L’ambulanza rientra a Bracciano alle 2.20 ma le condizioni del paziente in attesa si aggravano repentinamente e nonostante i tentativi di stabilizzarne le condizioni, il paziente muore alle 3.40 del 28 maggio”. “Questi fatti si commentano da soli – osserva Rosati -. La situazione della sanità nel Lazio dal punto di vista dei conti è oggettivamente migliorata negli ultimi 5 anni così l`adeguatezza rispetto ai LEA che registra un punteggio di 169 (160 è la sufficienza). Ma a quale prezzo?”. “Per questo, e per tutto quello che le nostre sezioni del Tribunale per i diritti del malato registrano ogni giorno – conclude – organizzeremo in autunno una manifestazione per la salute pubblica e per la centralità del servizio sanitario regionale.