L’incontro tra due donne molto diverse, che nascondono segreti, in una notte che le cambierà per sempre. E’ un noir psicologico che gioca su sottili sfumature “Tutte le mie notti”, opera prima di Manfredi Lucibello dal 28 marzo al cinema, prodotto dai Manetti Bros. Barbora Bobulova è Veronica, che una notte soccorre per strada Sara, Benedetta Porcaroli, una ragazza molto bella e vestita in modo elegante che sembra sconvolta. E’ stata a una festa, dice di aver litigato con il fidanzato, si lascia aiutare.
Poi nel corso di quella sola notte, tra bugie e iniziali diffidenze, verranno pian piano fuori le verità di ognuna. C’è di mezzo un presunto omicidio. E un uomo pronto a tutto, Alessio Boni, che una vuole proteggere, l’altra condannare. Anche se tutto dopo quella notte è destinato ad cambiare. Il regista: “L’idea era raccontare la storia di un imprenditore, una maschera dei nostri tempi, è fatto a pezzi dalla crisi ed è pronto a tutto pur di salvare la sua azienda e inizialmente le figure femminili erano marginali, poi si è ribaltata la vicenda perché ho pensato fosse più bello e interessante raccontare la storia dal punto di vista delle protagoniste femminili”. Un thriller al femminile che si svolge in un breve arco temporale e la suspance è data proprio dalle rivelazioni.[irp]
Barbora Bobulova: “C’è un grande mistero, credo sia la forza del film, niente viene svelato e niente è come sembra”. “Il film racconta proprio questa unione tra due donne, l’incontro che cambia la concezione di loro stesse e della loro esistenza”. E Benedetta Porcaroli, il cui personaggio poi si scoprirà essere una baby squillo, ruolo che ha interpretato anche nella serie tv Netflix “Baby”, ha aggiunto: “Sara vede in lei forse una madre che non ha mai avuto, inizialmente sono antagoniste poi pian piano iniziano a empatizzare sempre di più fino a diventate quasi una cosa sola”. Condividendo le stesse paure, troveranno l’una la forza nell’altra. Manfredi Lucibello: “Ho sempre avuto interesse per un cinema che racconta la parte più oscura dell’essere umano, quando poi in fondo in ogni essere umano la luce c’è sempre e anche in questo film si vede al di là del titolo ‘Tutte le mie notti’ c’è uno spiraglio di luce.