Due milioni lasciano Caf e commercialisti. I conti con l’erario col “Fai da te”
FISCO I primi dati sui 730 precompilati: 1,5 milioni li hanno già inviati e 400 mila stanno per arrivare di Filippo Caleri
di Filippo Caleri
Addio Caf e professionisti delle fatture fiscali e delle detrazioni. Gli italiani, con le possibilità introdotte dalla dichiarazione precompilata, si fidano più delle loro capacità di calcolo. Così è in aumento il numero di quelli che scelgono ildo it yourself (affidarsi alle proprie competenze) per spiegare al fisco quanto si è guadagnato nell’anno e quanto deve essere versato. A segnalare la tendenza era stata, nei giorni scorsi, la direttrice dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi: “In questo momento abbiamo superato i numeri dell’anno scorso, siamo a un milione e mezzo di dichiarazioni già inviate e siamo convinti che in queste tre settimane ci saranno significativi movimenti di crescita”. Le sue parole erano state prese a margine del Festival del lavoro nei giorni scorsi. Oggi i primi dati ufficiali parlano di un piccolo plotone composto da circa 1,523 milioni di italiani che hanno scaricato la versione della dichiarazione dei redditi preparata dall’Erario, l’hanno accettata nei loro termini formali e sostanziali e l’hanno rinviata così come ottenuta. Non solo. Visto che la scadenza per inviare i dati fiscali è fissata al 22 luglio, e molti contribuenti aspettano l’ultimo minuto, i numeri sono destinati ad aumentare.
Molte persone, infatti, circa 400 mila, hanno elaborato la precompilata ma l’hanno solamente salvata e non ancora inviata. Sempre al 30 giugno, inoltre, i soggetti abilitati come i Caf e intermediari hanno chiesto di scaricare il 730 precompilato per conto di circa 14 milioni di cittadini. La metà dei circa 30 milioni di potenziali utilizzatori. Una platea cresciuta rispetto al primo anno, il 2015, nel quale la precompilata ha ricevuto il suo battesimo. Dei circa 30 milioni di contribuenti, 20 sono titolari di redditi di lavoro dipendente o di pensione, mentre 10 milioni sono soggetti che utilizzano il modello Unico persone fisiche. La corsa all’invio del 730 che sta per partire è spinta soprattutto da un beneficio economico. I dati inseriti consentiranno la restituzione di 14,5 miliardi di euro di sconti fiscali ai cittadini. Ai ritardatari va dunque ricordato che, dopo aver scaricato il proprio modello 730 precompilato 2016 è possibile attuare modifiche, correzioni o integrazioni di dati e informazioni già inserite. Si tratta di operazioni che possono essere effettuate direttamente online dai contribuenti o anche da Caf, commercialisti o altri professionisti abilitati, sempre online, ricevendo apposita delega dal contribuente interessato, o attraverso la compilazione cartacea del modello 730.
In quest’ultimo caso, però, il contribuente dovrà presentare al professionista abilitato tutti i documenti necessari per compilazione e controllo del modello: il Cud e i documenti fiscali e bancari, come scontrini, fatture e ricevute di ogni genere di pagamento che possano testimoniare le spese sostenute e che danno diritto a detrazioni. Le operazioni di controllo consentono al contribuente di evidenziare, attraverso specifici messaggi di errore, le anomalie o le incongruenze riscontrate tra i dati contenuti nel modello di dichiarazione e nei relativi allegati e le indicazioni fornite dalla circolare dei controlli. Una volta controllata la compilazione del proprio 730, se riscontrati eventuali errori bisognerà correggerli, altrimenti il modello, a meno che non presenti mancanze, potrà essere rinviato così com’è all’Agenzia delle Entrate. In questo modo saranno evitati i controlli documentali successivi.