Chiesti 22 anni per Messi e il padre per frode fiscale. La difesa: il giocatore non era al corrente delle operazioni finanziarie

TASSE & PALLE La sentenza è attesa per la prossima settimana anche se a Barcellona non è sfuggito che il capo dell’avvocatura dello Stato è un ex dirigente del Real Madrid

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L’avvocato dello Stato spagnolo, Mario Maza, ha chiesto una condanna a 22 anni per Lionel Messi e il padre Jorge per presunta frode fiscale a Barcellona. L’avvocato dello Stato ha respinto la tesi della difesa secondo la quale il giocatore non era al corrente delle operazioni finanziarie organizzate dal padre, curatore dei suoi beni, in particolare sul pagamento di diritti di immagine da 4,1 milioni di euro fra il 2007 e il 2009. “Messi sapeva più di quanto non voglia dire” ha detto Maza che ha paragonato il giocatore con un “capo di una struttura criminale”. Al contrario per la difesa, che ha chiesto l’assoluzione, il giocatore non era al corrente di nulla e firmava le carte preparate per lui senza nemmeno leggerle. La procura di Barcellona inizialmente si era opposta a un rinvio a giudizio della ‘Pulce’. L’avvocatura dello Stato aveva però fatto ricorso imponendo che anche il n.10 del Barca fosse sottoposto a processo con il padre. La sentenza è attesa per la prossima settimana anche se a Barcellona non è sfuggito che il capo dell’avvocatura dello Stato è un ex dirigente del Real Madrid.