Editoriale

E’ caos maturità ma la ministra Azzolina pensa al sessismo

Regna molta preoccupazione tra gli studenti, tanti maturandi sono rimasti perplessi dai tempi e le modalità con cui sono state annunciate le date e quello che sarà lo svolgimento dell’esame. Per non parlare dell’esame di terza media per il quale è stato palesato grande malcontento anche dai docenti. E nonostante ciò, pur continuando ad incassare “incompetente” da più fronti, il ministro dell’Istruzione s’attacca sui social dichiarando guerra agli editori di libri scolastici. “Quelle frasi sono semplicemente vergognose”, tuona Lucia Azzolina, pronta a fare “i dovuti approfondimenti e segnaleremo la cosa all’Associazione italiana editori”.

Ad accendere la miccia, “Lucia è troppo grassa…per indossare una minigonna”. Una frase contenuta in un libro scolastico pubblicata sui social dal deputato ex radicale, Alessandro Fusacchia. Poco dopo sotto si legge: “Rossella è così bella da sembrare un angelo, mentre sua sorella è talmente brutta che nessun ragazzo la degna di uno sguardo”. Per il ministro, in sostanza, “oggi parliamo di un libro di testo, ma queste cose accadono ogni giorno sui social, dove le donne vengono continuamente attaccate per come si vestono, si truccano, vengono aggredite verbalmente, anche e soprattutto se sono personaggi pubblici”.

Fermo restando che sono le scuole a scegliere, nella loro autonomia, i libri di testo, quindi, eventualmente la ministra se la dovrebbe prendere con la stessa scuola che lei guida e non con gli editori, in quanto si rischia di sfiorare la censura, sarebbe eccellente che la Azzolina si concentrasse maggiormente sugli esami, visto che nessuno poteva immaginarsi una situazione di disagio simile per gli studenti. Infatti, prima si è parlato di un no al 6 politico, poi che tutti gli studenti sarebbero stati ammessi alla classe successiva a prescindere dalle carenze, per finire poi con un dietrofront: se lo studente alla fine dell’anno scolastico presenterà carenze potrà essere bocciato.

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