Cronaca

È morta la moglie dell’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Clio Maria Bittoni, moglie dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è morta pochi giorni prima del suo 90° compleanno, che avrebbe festeggiato a novembre. Da tempo soffriva di gravi problemi di salute. Bittoni, nota per la sua riservatezza e la sua dedizione alla famiglia, ha vissuto una vita intensa e caratterizzata dall’impegno politico e sociale.

Figlia di dissidenti del regime fascista, Bittoni crebbe in una famiglia attiva nell’ambiente socialista. I suoi genitori furono mandati al confino dal regime, e questa esperienza segnò profondamente la sua formazione personale e politica. Studiò giurisprudenza all’università Federico II di Napoli, dove conobbe il giovane Giorgio Napolitano, futuro leader del Partito Comunista Italiano e, più tardi, presidente della Repubblica. La loro unione, solida e duratura, si rivelò un sodalizio personale e politico, che li accompagnò lungo tutta la loro vita.

Specializzata in diritto del lavoro, Clio Bittoni si dedicò principalmente alla difesa dei diritti dei lavoratori agricoli, una scelta coerente con i suoi valori e la sua storia familiare. Per gran parte della sua carriera, lavorò come avvocato per la Lega delle Cooperative, occupandosi di controversie sindacali e della tutela dei braccianti. Spesso i lavoratori agricoli, riconoscendo Napolitano durante i suoi comizi, si rivolgevano l’un l’altro con orgoglio, dicendo: “Quello è il marito dell’avvocato nostro”.

Nel 1959, Clio si trasferì a Roma dalla provincia di Ancona per iniziare la pratica legale, ed è proprio nella capitale che la coppia si stabilì negli anni successivi, vivendo un lungo percorso di vita insieme. Si sposarono con rito civile e, dopo un breve periodo a Napoli, tornarono a Roma, dove Napolitano assunse ruoli di rilievo all’interno del PCI. Nel 1966 si trasferirono definitivamente nella capitale, dove continuarono a vivere anche dopo il ritiro dalla vita istituzionale.

Nonostante il suo ruolo di “first lady” durante i due mandati di Napolitano come Presidente della Repubblica, Clio Bittoni mantenne sempre un basso profilo, evitando riflettori e privilegi. La sua allergia alle scorte e alle cerimonie ufficiali la rese particolarmente amata dal pubblico per il suo spirito indipendente. Un episodio simbolico di questo suo tratto distintivo avvenne nel 2007, quando fu investita da un’auto mentre attraversava da sola sulle strisce pedonali davanti al Quirinale, rimanendo ferita.

Clio Bittoni ha sempre mantenuto un forte legame con la sua famiglia e con la vita privata. Le vacanze della coppia si svolgevano perlopiù nella val Pusteria e a Stromboli, luoghi che avevano conquistato entrambi per la loro bellezza e tranquillità. Dall’unione con Napolitano sono nati due figli, Giovanni e Giulio, che hanno seguito le orme dei genitori in termini di discrezione e riservatezza. Con la scomparsa di Clio Maria Bittoni, si chiude un capitolo importante della vita pubblica e privata italiana, quello di una coppia che ha segnato profondamente la storia politica e civile del paese.

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