Gigi Riva, ex attaccante del Cagliari e della Nazionale è morto all’età di 79 anni. Il più forte attaccante azzurro del Dopo guerra, così era considerato, era ricoverato nel reparto di Cardiologia del Brotzu di Cagliari per un infarto accusato domenica mentre si trovava in casa. Solo poche ore prima, attorno alle 19, era stato emesso un bollettino che parlava di un “paziente sereno” e di “condizioni stabili, nei prossimi giorni si proseguirà con gli accertamenti clinici del caso. Sarà garantito un bollettino medico quotidiano”. Riva è stato successivamente colpito da un nuovo malore che è stato fatale.
Da sempre personaggio riservato e schivo, viveva in un appartamento nel centro di Cagliari e negli ultimi anni aveva limitato anche le sue consuete passeggiate nelle vie del centro. “Rombo di Tuono” è ancora lui il detentore del record di gol segnati in nazionale: 35 in 42 presenze, un incredibile media di 0,83 gol a partita da qui, il più forte attaccante azzurro più forte del Dopo guerra. Dal 2019 era presidente onorario del Cagliari, aveva compiuto 79 anni lo scorso 7 novembre. Presidente onorario del Cagliari, 79 anni, Rombo di Tuono, recentemente era stato insignito dal Comune di Cagliari che aveva deciso di intitolargli lo stadio del club rossoblu al quale era stato legato per tutta la carriera vincendo anche lo storico scudetto del 1969/70.
Nato a Leggiuno, un piccolo paese sul lago Maggiore, in provincia di Varese, Riva ha legato la sua carriera da calciatore e la sua vita al Cagliari e alla Sardegna. Idolo indiscusso e simbolo di un popolo orgoglioso, a cui ha regalato il primo e unico scudetto conquistato dalla compagine rossoblù nel 1970. Riva è ancora oggi il miglior marcatore nella storia del Cagliari con 164 reti. Con la maglia della Nazionale italiana è stato campione d’Europa nel 1968 a Roma, segnando un gol decisivo per la conquista del titolo continentale nella finale con la Jugoslavia. Si confermò due anni dopo, nel Mondiale messicano, realizzando una doppietta nei Quarti e una rete nella ‘Partita del Secolo’ con la Germania (4-3) e trascinando di fatto l’Italia alla finale persa poi con il Brasile.
Riva rimase in Sardegna, nonostante le grandi squadre lo avessero inseguito e l’allora presidente juventino Boniperti lo inseguisse con offerte straordinarie, lui continuava a dire no e a segnare in rossoblù. È stato inserito al 74esimo posto nella classifica dei migliori calciatori del XX secolo stilata dalla rivista World Soccer. Nel 2011 è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano tra i ‘veterani’. Abbandonato il calcio giocato, Riva ha continuato a vivere a Cagliari aprendo una scuola calcio che porta il suo nome. A metà degli anni ’80’ è stato per un breve periodo presidente del Cagliari, poi dal 1990 è stato dirigente accompagnatore e infine team manager della Nazionale fino al 2013.
“Tanti italiani, e io tra questi, apprendono l’improvvisa notizia della morte di Gigi Riva con autentico dolore. I suoi successi sportivi, il suo carattere di grande serietà, la dignità del suo comportamento in ogni circostanza gli hanno procurato l’affetto di milioni di italiani anche tra coloro che non seguivano il calcio. Esprimo ai familiari il mio cordoglio e un sentimento di sincera vicinanza”. Lo dichiara in una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“In questo momento sento un dolore profondo – queste le parole del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu – Non riesco a trattenere le lacrime, faccio fatica a esprimere pensieri e parole. Gigi Riva è stato un esempio, un modo di essere, un punto di riferimento. Un uomo vero, unico e inimitabile. Alla famiglia va l’abbraccio infinito di Cagliari e della nostra Isola. Addio Rombo di tuono e grazie di cuore per tutto. Sarà indetto il lutto cittadino per stringerci tutti intorno alla nostra leggenda, ai figli Nicola e Mauro, alle nipoti e a tutta la sua famiglia”.
– “Uno dei migliori calciatori italiani di tutti i tempi, bandiera del Cagliari e della Nazionale. Se ne va un pezzo di storia del nostro calcio. Ciao Gigi Riva, ci mancherai”. Così il ministro dell`Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida su Facebook.
“Se ne va ‘Rombo di tuono’, un gigante del calcio. Con il suo ineguagliabile talento e la sua passione, Gigi Riva ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei tifosi del Cagliari, guadagnandosi al contempo il rispetto e la stima di milioni di italiani. Un simbolo, una bandiera, un grande uomo. Alla sua famiglia il cordoglio da parte mia e di tutto il Senato”. Lo dichiara il presidente del Senato Ignazio La Russa.
“Ci lascia Gigi Riva. Eroe di tanti ragazzi della mia generazione. Miglior marcatore della Nazionale azzurra. Condoglianze alla sua famiglia e a tutti i tifosi sardi.
Buon viaggio in Cielo, rombo di tuono”. Così su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
“Con la Nazionale e il tuo Cagliari hai emozionato milioni di italiani. Buon viaggio Rombo di Tuono, ci mancherai”. Lo scrive su X il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini.
“Gigi Riva: un esempio per i giovani, un campione vero, un simbolo dell`Italia che si impegna e si afferma. Ci mancherà, ma resterà per sempre nei nostri cuori e nella nostra storia”. Lo afferma il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi.
“Il coraggio, la determinazione e la tenacia delle scelte forti. Quelle di chi ha lottato per regalare a tutti i costi la gioia della vittoria alla gente e alla terra che ha profondamente amato. Anche a costo di rinunce. Tutto questo e molto altro è Gigi Riva, indimenticabile campione italiano. Ciao Rombo di tuono”. Così il presidente di M5s, Giuseppe Conte, su X.
Il mondo del calcio è in lutto per la morte di Gigi Riva, scomparso oggi all’età di 79 anni. Tante le squadre ed i personaggi sportivi che lo hanno ricordato: “Sono scosso e profondamente addolorato – dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina – il calcio italiano è in lutto perché ci ha lasciati un vero e proprio monumento nazionale. Gigi Riva ha incarnato il mito dell`uomo libero e del calciatore straordinario: il suo orgoglio, la sua classe e il suo senso di giustizia hanno unito generazioni e appassionato milioni di persone. `Rombo di tuono` ha legato all`Azzurro la sua straordinaria carriera da atleta e da dirigente, grazie a lui abbiamo vinto l`Europeo del 1968 e il Mondiale del 2006. Chi ha avuto, come me, la fortuna di conoscerlo oggi perde un amico e un punto di riferimento importante”. “FC Internazionale Milano esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Gigi Riva e si stringe attorno alla famiglia e a tutto il mondo del calcio in questo momento di lutto”. Cosi l’Inter sul X, appresa la morte di Gigi Riva, pubblicando una foto del bomber.
Profili social listati a lutto: il Cagliari ricorda Gigi Riva. Il Cagliari, sul proprio sito ufficiale, ha ricordato con un lungo messaggio Gigi Riva: “Era il più grande di tutti. Senza confronti o possibili paragoni. Il più forte attaccante italiano della storia. E uno dei più micidiali cannonieri che siano mai esistiti. Si chiamava Gigi Riva, anche conosciuto come Rombo di Tuono. Calciatore formidabile, sportivo integerrimo, portatore di valori e principi cristallini. Leggenda vera, mito senza tempo”. Inizia così l’omaggio del Cagliari, di cui Riva era presidente onorario, al bomber dello scudetto, scomparso oggi all’età di 79 anni. “Icona della Sardegna, la sua terra adottiva, cui era legato da amore viscerale. Ci ha lasciato oggi all’età di 79 anni. Un giorno triste per noi e per tutto il calcio mondiale. Ognuno di noi ha un ricordo, un aneddoto, una storia da narrare legata a lui: una partita, un gol, un semplice incontro casuale per le strade della Sardegna e nella sua Cagliari, un timido saluto, un autografo o una foto, due chiacchiere veloci, una stretta di mano. Un pezzetto di vita condivisa cui abbiamo destinato un posto d’onore nell’album della nostra memoria e che non verrà più rimosso. La bandiera che sventolava sul pennone più alto è stata ammainata, ma rimarrà per sempre vivo quello che ha rappresentato, a ricordo per le generazioni future. Ha sfidato le realtà più forti del calcio e ha vinto. Nel modo migliore, guadagnandosi ammirazione e rispetto incondizionato da parte di tutti, avversari compresi. Ha portato il Cagliari lassù in alto a toccare le nuvole, dove nessuno era mai riuscito ad arrivare. Ma ancora più di un semplice, straordinario campione di sport, è stato per la Sardegna e per i Sardi un esempio, un simbolo, una icona. L’identificazione tra Gigi e la Sardegna era totale, senza filtri. Aveva il gusto di un amore genuino e assoluto che niente potrà mai cancellare. Neppure la fine di un’esistenza. Da oggi siamo tutti più soli. Con le radici strappate. Come se ne sia andata anche un pezzo di noi stessi. Come se ci fossimo destati da un sogno lungo, intenso, meraviglioso, dal quale non avremmo mai voluto svegliarci. Per sempre Gigi Riva, come te nessuno mai”.
“É molto di più di rombo di tuono, piangiamo l’uomo, il professionista. Rappresentava un cacio di altri tempi. Il nostro compito è tenerlo in vita e che il calcio possa tenere quella dimensione umana. L’auspicio é che si possa concretizzare con l’inizio dei lavori dello stadio di Cagliari che sarà dedicato a Gigi Riva”. Lo ha detto il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, al Tg1 ricordando Gigi Riva. Anche la Roma ricorda Riva: “L’AS Roma si unisce al dolore per la scomparsa di Gigi Riva, un mito del calcio” scrive su X.
Un minuto di silenzio sui campi di calcio verrà osservato in ricordo di Gigi Riva, scomparso oggi. “Tra i più forti attaccanti di tutti i tempi, con 35 gol è il miglior marcatore della storia della Nazionale – ricorda la Figc – In sua memoria verrà osservato un minuto di raccoglimento prima delle gare in programma da domani a tutto il week end”. Il messaggio di cordoglio del Verona sui social: “Il presidente Maurizio Setti e tutto l’Hellas Verona sono vicini alla famiglia Riva e a tutto il popolo del Cagliari in questo momento di lutto e dolore per la perdita dell`indimenticabile Gigi, leggenda rossoblù e degli azzurri”. “La Sampdoria esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Gigi Riva, bomber e bandiera del Cagliari nonché alfiere degli azzurri, prima da attaccante e poi da team manager. Alla famiglia, al club e ai tifosi rossoblù le più sentite condoglianze”
“AC Monza partecipa al dolore della famiglia per la scomparsa di Gigi Riva, leggendario attaccante del calcio italiano di cui ha scritto pagine indimenticabili con la maglia del Cagliari e della Nazionale. Grande protagonista dello storico Scudetto dei sardi nel 1969/70, con la maglia azzurra ha conquistato l`Europeo nel 1968 e il secondo posto ai Mondiali del 1970. Con 35 reti in 42 partite è il miglior marcatore della storia della Nazionale Italiana, con cui si è laureato Campione del Mondo nel 2006 da dirigente. Ci mancherai Rombo di Tuono!”. “La Lega Serie A si stringe ai familiari e a tutti gli appassionati di calcio per la scomparsa di Gigi Riva, uno dei più grandi attaccanti della storia del calcio”. Così la Lega in un comunicato che ricorda la scomparsa di Gigi Riva. “Sarà per sempre ricordato per le gesta sportive straordinarie compiute sia con la maglia del “suo” Cagliari, sia con quella della Nazionale italiana, di cui detiene tutt`oggi il record di reti realizzate e con cui si è laureato campione d`Europa nel `68 e vice campione del mondo nel `70, dopo essere stato tra i protagonisti della leggendaria semifinale vinta contro la Germania 4-3. Da dirigente sportivo ha saputo portare la sua esperienza e la sua visione del calcio contribuendo a formare tante generazioni di campioni. Mancherà molto al calcio”.
Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha voluto ricordare Gigi Riva, ex bandiera del Cagliari che è scomparso oggi all’età di 79 anni poco prima dell’inizio della finale di Supercoppa Italiana tra Napoli e Inter: “Siamo profondamente addolorati per la scomparsa di un uomo straordinario, incredibile campione in campo e fuoriclasse di eccezionale carisma nelle vesti di dirigente, un esempio di classe e capacità che ha dato voce al senso di appartenenza per il suo Paese. Gigi Riva è stato il simbolo del Cagliari, di una Regione, della Nazionale e di tutto il calcio azzurro. Ricordo con emozione – si legge su Sky Sport – il momento della consegna del Collare d’oro, la massima onorificenza del nostro movimento, in campo, tra gli applausi infiniti della sua gente, di quel popolo che ha sempre onorato. Rimaniamo orfani di un Mito che ci ha reso orgogliosi di essere italiani”.