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E’ morto l’Aga Khan IV, leader spirituale degli Ismailiti. Aveva 88 anni

Il mondo musulmano e la comunità internazionale piangono la scomparsa di Sua Altezza il Principe Karim Al-Husayni, noto come Aga Khan IV, leader spirituale dei musulmani ismailiti, imprenditore di successo e filantropo di fama mondiale. L’Aga Khan IV è morto serenamente a Lisbona all’età di 88 anni, circondato dalla sua famiglia. L’annuncio della sua dipartita è stato diffuso dalla fondazione Aga Khan Development Network (AKDN) attraverso un messaggio pubblicato su X (ex Twitter).

Nato il 13 dicembre 1936 a Ginevra, Karim Al-Husayni è stato il 49esimo Imam ereditario dei musulmani sciiti ismailiti, una comunità che conta milioni di fedeli in tutto il mondo. Discendente diretto del Profeta Muhammad (pace su di lui), l’Aga Khan IV ha dedicato la sua vita non solo alla guida spirituale della sua comunità, ma anche alla promozione dello sviluppo economico, sociale e culturale in alcune delle regioni più svantaggiate del pianeta.

Una vita al servizio dell’umanità

L’Aga Khan IV è stato una figura di straordinaria importanza non solo per i suoi seguaci, ma per l’intera comunità globale. Sotto la sua guida, l’Aga Khan Development Network ha realizzato progetti di sviluppo in oltre 30 paesi, spaziando dall’istruzione alla sanità, dalla cultura alla lotta alla povertà. La sua visione di un mondo più equo e sostenibile ha lasciato un’impronta indelebile in settori chiave come l’educazione, la microfinanza e la preservazione del patrimonio culturale.

Tra le sue iniziative più celebri vi sono la creazione dell’Università Aga Khan, con sedi in Asia e Africa, e il restauro di monumenti storici in paesi come Egitto, Siria e Pakistan. La sua dedizione alla cultura e all’arte ha portato alla nascita del Premio Aga Khan per l’Architettura, riconoscimento internazionale che celebra progetti architettonici in sintonia con le esigenze delle comunità musulmane.

Un imprenditore visionario

Oltre al suo impegno spirituale e filantropico, l’Aga Khan IV è stato anche un abile imprenditore. Attraverso la sua holding, la Aga Khan Fund for Economic Development (AKFED), ha investito in settori come il turismo, l’aviazione e l’energia, contribuendo alla crescita economica di diverse regioni, in particolare in Africa e Asia. La sua capacità di coniugare profitto e responsabilità sociale ha fatto scuola, dimostrando che è possibile creare valore economico senza perdere di vista il benessere delle comunità.

Il futuro della leadership ismailita

Con la scomparsa dell’Aga Khan IV, la comunità ismailita si prepara a una nuova era. La fondazione Aga Khan Development Network ha annunciato che a breve verrà comunicato il nome del suo successore, il 50esimo Imam della linea ereditaria ismailita. La scelta del nuovo leader sarà cruciale per il futuro della comunità, che guarda con fiducia alla continuità degli insegnamenti e dei valori promossi dall’Aga Khan IV.

La notizia della morte dell’Aga Khan IV ha suscitato un’ondata di cordoglio in tutto il mondo. Leader religiosi, politici e personalità del mondo della cultura hanno espresso il loro rispetto per una figura che ha rappresentato un ponte tra Oriente e Occidente, tra tradizione e modernità. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha definito l’Aga Khan IV “un faro di speranza e un esempio di leadership illuminata”, mentre il Presidente del Portogallo ha ricordato il suo legame speciale con Lisbona, città che ha scelto come sua residenza negli ultimi anni.

Un’eredità senza confini

L’Aga Khan IV lascia un’eredità immensa, fatta non solo di opere concrete, ma anche di valori universali come la tolleranza, il dialogo interreligioso e l’impegno per un mondo più giusto. La sua scomparsa segna la fine di un’epoca, ma il suo messaggio di pace e sviluppo continuerà a ispirare generazioni future.

La comunità ismailita e il mondo intero si preparano a rendere omaggio a un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio dell’umanità, dimostrando che la spiritualità e l’azione concreta possono camminare insieme verso un futuro migliore.

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redazione