Si è spento ieri sera, all’età di 87 anni, Vincenzo Agostino, il padre dell’agente di polizia Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio, barbaramente uccisi da Cosa Nostra l’8 agosto 1989. Agostino, conosciuto da tutti come “il papà coraggio”, non si era mai rassegnato alla morte del figlio e della nuora, incinta di qualche mese all’epoca dell’omicidio. Fin da subito aveva denunciato i depistaggi e le omissioni che avevano costellato le indagini sul duplice delitto.
La sua figura era diventata un simbolo della lotta contro la mafia e l’ingiustizia. La sua lunga barba bianca, che aveva promesso di non tagliare fino a quando non fosse stata fatta luce sulla verità, era diventata un monito per le istituzioni e un faro di speranza per chi come lui cercava giustizia. Agostino ha continuato la sua battaglia anche dopo la morte della moglie Augusta Schiera, avvenuta nel febbraio 2019. Ha partecipato a manifestazioni, rilasciato interviste e scritto un libro, “Il mio calvario”, per tenere alta l’attenzione sul caso del figlio e della nuora.
Un esempio di tenacia e coraggio
La sua scomparsa lascia un vuoto immenso nella comunità palermitana e in tutti coloro che credono nella giustizia. Vincenzo Agostino è stato un esempio di tenacia, coraggio e amore per i propri figli. La sua lotta per la verità non sarà mai vana. “Non mi arrenderò mai, diceva spesso Agostino. Continuerò a lottare per Nino e Ida fino all’ultimo respiro“. Le sue parole continueranno a ispirarci nella nostra lotta contro la mafia e per un mondo più giusto.