Tragedia nei cieli turchi. Abbattuto un aereo da guerra russo che avrebbe sconfinato nel territorio di Ankara senza alcun permesso. Il velivolo si è schiantato lungo la frontiera con la Siria. Il premier turco, Ahmet Davutoglu, che avrebbe dato l’ordine di fare fuoco contro il jet, ha ordinato al ministero degli Esteri di avviare una consultazione d’urgenza con la Nato, l’Onu e i Paesi interessati. L’aereo da guerra è esploso in volo ed è precipitato sulle montagne turcomanne in territorio siriano, a nord della città costiera di Latakia dove tra l’altro fanno base i jet russi impegnati nei bombardamenti sulla Siria. Il jet abbattuto è un Sukhoi-24, un bombardiere tattico a bassa quota. I 2 piloti si sono lanciati dal velivolo. Uno sarebbe stato catturato dai militari turchi. L’altro risulta ancora disperso e alcuni elicotteri di Mosca lo starebbero cercando. Il ministero della Difesa russo ha confermato l’abbattimento. La dinamica dell’accaduto è ancora incerta. Ad attaccare potrebbe essere stato un caccia F-16 dell’aviazione turca, anche se per i russi l’attacco sarebbe arrivato presumibilmente da terra. Per Mosca il Sukhoi sarebbe rimasto sopra la Siria per tutto il tempo, contestando la versione della violazione dello spazio aereo turco.
Un “incidente molto grave” e “sicuramente l’abbattimento è avvenuto nello spazio aereo siriano”. Sono le prime parole del Cremlino sull’abbattimento del jet russo Su-24 sul confine turco-siriano. In merito Vladimir Putin potrebbe fare un commento sullo schianto del jet militare russo durante l’incontro odierno con il re Abdullah di Giordania, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Si può presumere che il presidente toccherà questo problema nel corso del colloquio con il re, e che ci sarà qualche tipo di reazione” ha detto. Il portavoce ha ribadito che il jet era nello spazio aereo siriano prima dello schianto, come precedentemente dichiarato dal Ministero della difesa della Russia e chiesto di pazientare fino a quando il motivo esatto dell’incidente sarà stabilito. “Finora, non abbiamo sentito il motivo per l’abbattimento. Sappiamo per certo che il velivolo era nello spazio aereo siriano, sopra il territorio della Siria”, ha detto Peskov. “Si tratta di un incidente molto grave, ma ancora una volta, è impossibile dire nulla senza informazioni complete” ha aggiunto.
I rapporti tra Turchia e Russia sono entrati in uno stato critico. Proprio domani è previsto l’arrivo in Turchia del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, con l’obiettivo di migliorare le relazioni diplomatiche e rafforzare la lotta comune contro lo Stato islamico. In agenda anche colloqui sulla crisi siriana, dove Russia e Turchia si trovano ad avere posizioni distanti, con la prima che sostiene Assad e la seconda che invece chiede la sua deposizione. Per ben 13 volte, dal 3 al 10 ottobre, è stata sfiorata una collisione tra aerei russi e turchi vicino al confine con la Siria, aveva dichiarato il vice ministro degli Esteri turco, Ali Kemal Aydin. “Il nostro compito principale è la lotta contro l’Is. Sono convinto che potremmo fare molto di più in questa direzione se lo facciamo insieme”, aveva aggiunto Aydin.