“Quella che si sta consumando sull’articolo 37 dello Statuto e’ una ‘truffa con destrezza’ del governo Crocetta”. Lo affermano i senatori del gruppo Grandi autonomie e liberta’, Antonio Scavone e Giuseppe Compagnone, del Mpa, “Crocetta parla di ‘risultato storico’ – proseguono i senatori – perche’ resteranno in Sicilia 49 milioni di euro, ma nasconde la verita’ vendendo una bufala colossale in campagna elettorale. La verita’ e’ che il decreto 35 del 2013 aveva gia’ interpretato in modo distorto l’attuazione dell’articolo 37 dello Statuto assegnando alla Sicilia risorse di gran lunga inferiori rispetto a quelle a cui avrebbe diritto (solo 49 milioni a fronte di 1 miliardo di euro). Questi 49 milioni – aggiungono i due senatori – non sono altro che un espediente che ha consentito al governo Crocetta di approvare il bilancio del 2013. Oggi l’Agenzia delle Entrate, in attuazione del decreto Mef del 19 dicembre 2013, si limita a individuare il codice del tributo di cui si dovranno servire le imprese operanti in Sicilia. La truffa – sostengono i senatori – sta nel fatto che in periodo di campagna elettorale si contrabbanda un accordo da mendicanti servito solo per coprire i buchi di Crocetta e portato avanti ai danni dei Siciliani come una prima attuazione dell’art.37 dello Statuto. Ma purtroppo cosi’ non e’. La Sicilia – concludono Scavone e Compagnone – ha bisogno di un Crocetta che sappia diventare, con una conversione sulla via di Damasco, piu’ serio e innamorato della sua terra senza trucchi e bufale. Altrimenti lasci”.