E’ ufficiale, Andrea Dovizioso lascia la Ducati
Il pilota italiano al Red Bull Ring di Spielberg partirà dalla seconda fila
Andrea Dovizioso lascerà la Ducati alla fine della stagione. Lo ha comunicato il suo manager Simone Battistella: “Non riteniamo ci siano le condizioni per continuare con la Ducati. Le intenzioni di Andrea è di continuare a correre naturalmente se troverà un programma e una proposta adeguata per farlo”. Nonostante la notizia di giornata, ovvero il divorzio dalla Ducati, Dovizioso non ha perso la concentrazione in pista riuscendo a centrare il 4° tempo in qualifica.
“Non abbiamo mai parlato in concreto di parte economica finora, non ci sono state proposte o negoziazioni – ha dichiarato Battistella -. La decisione in questo caso l’ha presa il pilota, preferisce fermarsi, essere sereno e concentrarsi sul campionato le gare e togliere questo disturbo di mezzo, perché sta diventando pressante il rinnovo e la negoziazione. A mente fredda e a cuor sereno ha scelto di non voler continuare”. Dovizioso ha dunque oggi comunicato ai vertici della Rossa di Borgo Panigale la volontà di andare via ponendo dunque fine alla querelle sul contratto.
Per Dovi la gara di domenica al Red Bull Ring di Spielberg partirà dalla seconda fila, un tracciato che il forlivese conosce bene e nel quale ha trionfato già due volte: “Domani ci saranno molti piloti in lotta per la vittoria, ma anche noi abbiamo un buon ritmo per la gara” ha detto il pilota, rimarcando di essere “molto contento del risultato di oggi. Siamo riusciti a segnare degli ottimi tempi e a trovare un buon feeling con la moto, soprattutto in frenata”. Per il pilota italiano c’è però spazio anche per il rammarico: “Purtroppo non sono riuscito ad essere veloce in tutti i settori in un unico giro, altrimenti avrei sicuramente potuto ottenere la prima fila. Abbiamo ancora qualche aspetto da migliorare, ma complessivamente sono soddisfatto del nostro lavoro”. Dovizioso ha ricordato gli otto anni trascorsi alla Ducati.
“Sono 8 anni che sono in Ducati e succedono cose e visto che continuamente ne succedono altre arriva il momento in cui devi decidere. Era la cosa giusta per focalizzarci su questa stagione. Dal mio secondo anno in Ducati siamo saliti assieme e arrivati in cima. Non abbiamo vinto il Mondiale finora, ma ce lo siamo giocati. E io ho fatto questa scelta anche perché voglio essere focalizzato su questa stagione, non sono incattivito, imbronciato o incazzato, ma essere a posto con me stesso sì. E creare una situazione tesa nel box ora non serve”, ha spiegato.
E’ un ritiro? “So quello che voglio, e io voglio correre. Non è un ritiro, ma le decisioni si prendono in base alle situazioni. Ci sono vari modi di correre, il mio è quello di provare a vincere il campionato e sono focalizzato solo su questo. Correre per correre non ha senso, deve presentarsi una certa situazione e poi decidi. Se non sarà possibile, vuol dire che non ci saranno state proposte interessanti. Non devo correre per guadagnare. La decisione passa sopra le opzioni che ho in questo momento. Non c’è un piano B e questo ti fa capire come non sia una decisione presa pensando al futuro. Ma per noi era la miglior decisione, se poi si presenteranno situazioni interessanti vedremo, il motorsport è particolare, non si sa mai. E io ho la stessa voglia degli anni in cui mi sono giocato il Mondiale. Il post di Stoner? Tra piloti ci capiamo”.