I ricercatori la hanno chiamata regola delle 4 N. Sono i motivi più frequenti con cui i consumatori di carne tendono a giustificare, davanti a chi li accusa di seguire una dieta poco etica, le proprie abitudini alimentari. Che li portano a sentirsi più colpevoli e più tolleranti rispetto alle diseguaglianze sociali. Lo sostiene un’équipe di scienziati della Lancaster University, coordinati da Jared Piazza, sulle pagine della rivista Appetite. Le giustificazioni più frequenti sono, per l’appunto, di quattro tipi: Natural (“Gli umani sono carnivori per natura”), Necessary (“La carne ci fornisce delle sostanze nutritive essenziali”), Normal (“Sono cresciuto mangiando carne”) e Nice (“La carne è buona”).
“Le relazioni tra persone e animali”, spiega Piazza, “sono complicate. La maggior parte degli esseri umani apprezza la compagnia degli animali, e si spendono ogni anno moltissimi soldi per la cura degli animali domestici. Contemporaneamente, però, continuiamo a mangiarli: è per questo che le persone tendono a elaborare strategie mentali per superare questa apparente contraddizioni. Le 4 N sono i motivi più frequenti con cui si razionalizza il fenomeno”. Nel corso del loro studio, gli scienziati hanno chiesto a soggetti statunitensi consumatori di carne in che modo giustificassero la propria abitudine. La risposta più frequente è stata quella relativa alle proprietà nutritive della carne, seguita dalle altre tre N.
Dallo studio sono emerse diverse caratteristiche condivise tra i consumatori di carne: “Le persone che sostengono che mangiare carne sia naturale, necessario, normale o appagante dal punto di vista gustativo attribuiscono meno capacità mentali agli animali e sono più tolleranti rispetto alle disuguaglianze sociali. Le 4 N sono uno strumento utilizzato per placare il senso di colpa inconscio derivante dal consumo di carne”.