Ecco il conto delle intercettazioni: 250 milioni di euro nel 2014

Ecco il conto delle intercettazioni: 250 milioni di euro nel 2014
1 agosto 2015

C’è un settore in cui lo Stato, dal 2012 ad oggi, non ha praticamente risparmiato. Un lieve calo nel 2013, ma poi un trend costante: 250 milioni di euro. Tanto ha speso nel 2014 il ministero della Giustizia per le intercettazioni. La cifra, svelata dall’Adnkronos, emerge dalla relazione sullo stato delle spese di giustizia trasmessa dal dicastero di via Arenula al Parlamento. Nel 2012 le uscite furono le stesse, nel 2013 scesero a 237 milioni, per poi risalire. Per quanto riguarda il 2015 il dato è fermi al primo quadrimestre e segnala che finora sono stati effettuati pagamenti per 70 milioni.

Meno che in passato In realtà prendendo come riferimento gli anni 2009, 2010 e 2011 il risparmio c’è stato. Sei anni fa, infatti, la spesa si aggirava sui 300, per poi scendere a 280 e ai circa 260 milioni ddi quattro anni fa. “Anche per le intercettazioni, come per la generalità delle spese di giustizia, si deve tener presente – afferma il documento del ministero – che non è possibile prevedere, con precisione, quella che potrà essere la spesa di un dato anno in quanto detta tipologia di spesa è fortemente condizionata da imprevedibili esigenze processuali, nonché dai tempi con cui gli uffici giudiziari procedono alla liquidazione delle fatture (che avviene con decreto del magistrato) che risentono, tra l’altro, della cronica carenza di personale amministrativo-contabile”. Il ministero prevede comunque per quest’anno una riduzione delle spese, in attuazione di norme finanziarie relative alla riduzione dei costi di intercettazione che si sono susseguite negli anni.

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