Ci sono le conferme di alcuni big delle preferenze come Edy Tamajo a Palermo e Luca Sammartino a Catania, le new entry come Marco Intravaia – tra i collaboratori più vicini del governatore uscente Nello Musumeci – e la ex ‘Iena’ Ismaele La Vardera. E poi ancora il ritorno della Dc nel Parlamento più antico d’Europa e la scomparsa della sinistra rappresentata negli ultimi cinque anni da Claudio Fava. Lo scrutinio delle schede per le elezioni regionali non si è ancora concluso per via di alcune incongruenze scoperte dalle prefetture nei verbali di circa duecento sezioni elettorali, ma la geografia della nuova Assemblea regionale può essere scattata. È il collegio di Palermo a incoronare il mister preferenze di tutta la Sicilia: quando mancano ancora sei sezioni, Edy Tamajo (Forza Italia) ha collezionato 21.473 voti, centrando la terza elezione a Sala d’Ercole. Dietro di lui un altro big del voto, Luca Sammartino (Lega): anche per il deputato catanese sarà la terza esperienza a Palazzo dei Normanni, questa volta forte di un bagaglio pari a 20.931 voti.
A Palermo Antonello Cracolici, volto storico del Partito democratico, tornerà a Sala d’Ercole per la sesta volta. Le antiche mura di Palazzo dei Normanni rivedranno anche la Dc, tornata sul tavolo verde della politica siciliana grazie all’impegno dell’ex governatore Totò Cuffaro. Sesta legislatura in arrivo anche per Mimmo Turano, assessore uscente alle Attività produttive che puntava al Senato ma che si consolerà con un seggio al Parlamento regionale nella scuderia Lega. Tra i Cinquestelle si rivedranno i volti di Nuccio Di Paola, giunto quarto nella corsa alla presidenza della Regione, e Antonio De Luca, mentre Adriano Varrica, rimasto fuori dai giochi per le Politiche, ottiene il seggio da deputato regionale grazie a 5.802 voti. Il ciclone De Luca, oltre a portare in Parlamento il vulcanico ex sindaco di Messina, vecchia conoscenza comunque dell’Ars, porta a Sala d’Ercole anche Ismaele La Vardera: per l’ex volto della trasmissione tv ‘Le Iene’ 6.712 voti.
In casa Forza Italia si rivede Gaspare Vitrano, già deputato per tre legislature, secondo degli eletti, e si guarda alle mosse del presidente uscente del Parlamento regionale Gianfranco Miccichè: eletto sia al Senato che all’Ars, dovrà scegliere e qualora optasse per Palazzo Madama ecco pronto Francesco Cascio al suo posto. A Catania boom per l’autonomista Giuseppe Lombardo, nipote dell’ex governatore Raffaele, mentre centra la rielezione all’Ars anche il forzista Marco Falcone. In casa Fratelli d’Italia exploit per Intravaia, figlio di Domenico, uno dei carabinieri morti nella strage di Nassiriya del 2003: ha festeggiato nella sua Monreale i 9.664 voti ottenuti. Tra i meloniani confermati anche l’agrigentina Giusi Savarino, il catanese Gaetano Galvagno e il palermitano Alessandro Aricò. Resta fuori da Sala d’Ercole la lista Centopassi di Claudio Fava. “Game over, mi fermo qui”, ha affermato, aggiungendo poi: “Dopo trent’anni di impegno politico mi chiamo fuori”. Per Fava “adesso è tempo di altre parole e di altri siciliani”. Dire