Ecco le principali reazioni del partiti dopo l’approvazione della norma

Le principali reazioni dei partiti

 Il governatore Rosario Crocetta

“Stiamo incassando un risultato politico importante”. Così commenta il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, subito dopo l’approvazione della legge sull’istituzione delle città metropolitane. Essendo che in Aula la norma ha cambiato ‘volto’ rispetto alla bozza di Crocetta, il governatore ironizza: “Nel Decameron Pasolini appare subito nelle vesti del narratore e dice di volere fare un film e alla fine aggiunge che se non e’ venuto come l’aveva previsto non e’ detto che non sia venuto meno bello. Ecco io cambio e me ne faccio un vanto, perche’ un bravo politico cambia opinione: per me e’ una norma importante”.

Movimento Cinque Stelle

“Diciamo si’ all’articolo 7 in questa nuova formulazione delle citta’ metropolitane, che abbiamo voluto con piu’ determinazione del governo, di cui non siamo e non faremo mai la stampella”. Il Movimento 5 Stelle ha votato la nuova formulazione della citta’ metropolitane, ma tiene a sottolineare le distanze del governo. “Gli unici a cui siamo disposti a far da stampella – afferma il deputato Salvatore Siragusa – sono i cittadini, che ci onoriamo di rappresentare. Nel loro interesse, come sempre, votiamo di volta in volta i provvedimenti”.”Rivendichiamo – afferma il capogruppo Francesco Cappello – la costituzione delle citta’ metropolitane secondo la formulazione dell’articolo 7, anche perche’ piu’ volte abbiamo detto che questa legge non poteva servire a costituire le citta’ di Palermo, Messina e Catania come citta’ monocratiche che escludessero tutto il territorio circostante, tutti quei comuni, cioe’, facenti parti dell’area istituita nel 1995 e che non possono essere esclusi dagli eventuali benefici che deriveranno dalla futura programmazione europea”.

Democratici Riformisti per la Sicilia

“La mediazione che ha portato all’approvazione dell’articolo 7 sulla norma che reistituisce le città metropolitane è stata raggiunta grazie al testo di un emendamento firmato e presentato da tutti i deputati del gruppo Drs e firmato anche da Germanà del Ncd. Se non ci fosse stato il nostro emendamento le aree metropolitane sarebbero saltate, soprattutto per ciò che era successo in Aula sull’articolo 1. Siamo soddisfatti che attorno alla nostra proposta si sia costruita una maggioranza d’Aula, che comprende due partiti dell’opposizione come il Ncd e i Cinquestelle, che ha fatto fare un passo importante alla riforma ed alla Sicilia”. Lo afferma Marco Forzese, presidente dei Democratici riformisti per la Sicilia è deputato regionale all’Ars.

Partito Democratico

“La Sicilia è la prima regione italiana a istituire le Città Metropolitane; dopo 68 anni abbiamo istituto i Liberi Consorzi di Comuni: insomma, quella che stiamo varando è davvero  una buona riforma”. Lo dice Baldo Gucciardi, presidente del gruppo PD all’Ars, dopo l’approvazione dell’articolo 7 del ddl di “riforma delle Province”, che prevede l’istituzione delle Città Metropolitane di Palermo Catania e Messina. Restano ancora da approvare gli ultimi articoli, quindi il voto finale alla legge. “Il PD all’Ars ha svolto un ruolo determinante, abbiamo tenuto una posizione ferma e chiara. Il voto a favore del Movimento 5 Stelle e del Nuovo Centrodestra – aggiunge Gucciardi – conferma che le riforme vanno condivise”.

Nuovo Centrodestra

“Questo ddl per la riforma delle Province soffre di una serie grave di vulnus che stiamo cercando di guarire” lo dicono il capogruppo, Nino D’Asero, e i deputati Ncd i quali hanno presentato un emendamento sulla formazione delle città metropolitane con primo firmatario proponente Nino Germanà il quale spiega che “è una correzione della norma, questa nostra, tendente a definire chiaramente il concetto di area metropolitana”. “Dunque, voglio precisare a nome di tutti i miei colleghi di gruppo – conclude D’Asero – che la nostra battaglia in Aula è una sfida sulle riforme e non la prova generale di un grande accordo che non esiste, che non è nelle nostre intenzioni di forza di opposizione, comunque propositiva e responsabile”.