Un sequestro preventivo equivalente di circa 452 mila euro è stato eseguito dalla Guardia di finanza di Catania, su disposizione del Gip, nei confronti della Ediservice Srl, società editrice del “Quotidiano di Sicilia” per una presunta indebita percezione, dal 2010 al 2013, di contributi pubblici dal dipartimento per l’Informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri. La legge – dice la Gdf – prevede che i contributi siano commisurati alla tiratura media giornaliera del quotidiano e al sostenimento di specifici costi di testata. Secondo le indagini 480.000 copie annue del quotidiano, indicate come cedute a titolo oneroso a una ditta distributrice in realtà sarebbero state direttamente consegnate dalla società editrice a due edicole, di Catania e Palermo, per la loro distribuzione gratuita nelle loro province e quindi non sarebbe state computabili. Secondo la Procura, inoltre, la società editrice, attraverso le fatture emesse dalla ditta distributrice, avrebbe attestato falsamente nella propria contabilità costi di testata rilevanti per la determinazione del contributo pubblico. Altre irregolarità emerse dagli accertamenti della Guardia di finanza riguarderebbero i costi sostenuti dall’azienda editrice a favore di una società collegata per la locazione di un centro uffici e servizi integrati, il cui valore per le Fiamme Gialle sarebbe sproporzionato in base alle stime dell’Agenzia delle Entrate. La Procura di Catania ha indagato i responsabili delle due società e della ditta distributrice per truffa aggravata.