Una fotografia della società compresi politica, famiglia, figli, futuro ma anche amore e menzogna, con la caratteristica ironia di Edoardo Bennato: si intitola “Pronti a salpare” il nuovo disco del cantautore napoletano, che esce a 5 anni dall’ultimo di inediti, prodotto da Brando e anticipato dal singolo “Io vorrei che per te”. “Pronti a salpare non solo i diseredati disperati, quelli che a rischio anche di annegare attraversano il Mediterraneo o l’Oceano, anche noi privilegiati perché il pianeta non è più come un sommergibile a compartimenti stagni. Se la situazione degenera in Nigeria, nelle Filippine, in Bolivia, in quello che chiamiamo Terzo Mondo i guai sono per tutti. Utilitaristicamente a noi cosiddetti privilegiati non è più concesso dissociarci. Qualcuno dice ‘chiudiamo le frontiere, non facciamo entrare più nessuno’ ma è utopistico questo”. Per Bennato c’è un Nord del mondo definito “umanità adulta” che si è evoluta nel corso dei secoli e un Sud “bambino” che è rimasto in una situazione di soggezione e dipendenza: lo stesso accade in Italia. “L’Italia è come una bella donna che traballa sui tacchi a spillo, bellissima però forse sono troppo alti, corre il rischio di cadere e farsi male, perché la differenza che c’è tra Reggio Emilia e Reggio Calabria è troppa e tale e tanta da inibire la governabilità. Né i bravi ragazzi, lo dico senza ironia, dei 5 Stelle, né l’enfasi e i buoni propositi di Renzi potranno risolvere il problema”. Lo slogan in conclusione resta sempre lo stesso. “Per quelli in malafede, sempre a caccia delle streghe, dico non è una cosa seria, ma che politica, che cultura, sono solo canzonette”.