Politica

Gb, elezioni anticipate: a 10 giorni dal voto May e Corbyn si scontrano sulla Brexit

A dieci giorno dalle elezioni anticipate in Gran Bretagna, il premier conservatore Theresa May (foto) e il leader laburista Jeremy Corbyn (foto) si scontrano apertamente sul tema della Brexit. Intervistati in televisione separatamente (la May non ha voluto un confronto diretto) i due leader hanno assunto posizioni distantissime, con Corbyn che ha ribadito l’esigenza di trovare un accordo con la Ue mentre la May si è detta pronta “a uscire” sottolineando di essere convinta che “è meglio che non ci sia nessun accordo piuttosto che fare un cattivo accordo”. “Siamo preparati a uscire e fare la nostra strada – ha insistito la premier” aggiungendo che in Europa c’è già “chi sta cercando il modo di punirci”. Opposta la posizione di Corbyn che, ricordando lo stretto scarto con cui la scelta della Brexit ha prevalso l’anno scorso, ha ribadito che in caso di vittoria laburista alle elezioni “noi faremo in modo che vi sia un accordo”. “Non possiamo iniziare i negoziati facendo la voce grossa e minacciando l’Europa evocando ritorsioni fiscali o cose del genere”. Altro tema chiave della serata televisiva è stata l’emergenza terrorismo. Nei giorni scorsi, dopo l’attentato di Manchester, più volte Corbyn e i laburisti hanno denunciato la “devastante” politica di tagli alla sicurezza e alle forze dell’ordine.

Interrogato sul tema, la May non ha potuto negare i tagli ma ha replicato che il governo ha il dovere di fare in modo che il paese viva “con i suoi mezzi…data la situazione economica che abbiamo ereditato”. A Corbyn invece – che più volte si è dichiarato di fede repubblicano – è stato chiesto se davvero vuole abolire la monarchia, ma il leader laburista ha replicato secco: abolire la monarchia “non è nell’agenda di nessuno e certamente non è nella mia agenda- del resto lo sapete, ho avuto anche di recente uno scambio molto cortese con la regina”. Gli ultimi sondaggi danno il partito laburista di Jeremy Corbyn in rimonta nei confronti dei conservatori . Stando all’ultimo sondaggio pubblicato domenica dal Sunday Telegraph, il Labour ha solo sei punti di distacco dai Tories, quando mancano meno di due settimane al voto dell’8 giugno, attestandosi al 38% delle preferenze contro il 44% dei conservatori. I liberaldemocratici sono al 7% e l’Ukip al 4%. All’inizio di maggio, ricordava il quotidiano, i Tories potevano contare su un distacco di 15 punti. A guidare la ripresa del Labour sarebbe il sostegno delle donne, che hanno cominciato a guardare in maniera sempre più positiva al partito di Corbyn: secondo la rilevazione Orb, se a metà maggio solo il 31% delle donne diceva di voler votare laburista, questa settimana le preferenze sono balzate al 40%, solo un punto in meno rispetto ai Tories.

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