L’Agcom ha ha deliberato l’archiviazione del procedimento nei confronti della Rai per la violazione della legge sulla par condicio durante la puntata di Un Giorno da Pecora, su radio 1 Rai, che ha avuto per ospite Orietta Berti. Durante la puntata, la cantante ha espresso, infatti, alcune sue considerazioni in favore del M5s. Pur considerando che “durante la trasmissione Un Giorno da Pecora andata in onda il 12 gennaio 2018, e’ stata violata la disposizione di cui all’articolo 5 della legge 22 febbraio 2000, numero 28, che sancisce, in qualunque trasmissione radiotelevisiva, il divieto di fornire anche in forma indiretta indicazioni di voto o manifestare le proprie preferenze di voto. E al comma 3, ‘i registi e i conduttori sono altresi’ tenuti ad un comportamento corretto e imparziale nella gestione del programma, cosi’ da non esercitare, anche in forma surrettizia, influenza sulle libere scelte dei cittadini”, il Garante ha pero’ ritenuto “che le dichiarazioni trasmesse nella puntata del 16 gennaio, come risulta dal monitoraggio effettuato, sono idonee a configurare un adeguamento spontaneo agli obblighi di legge” e quindi disposto l’archiviazione.
“L’Agcom ha deliberato che Radio1 con Un giorno da pecora ha violato la par condicio”, spiega il deputato dem, membro della Commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. “E’ stato violato l’articolo 5 della Legge del 2000 sul divieto di dare indicazioni di voto in trasmissione e sull’obbligo dei conduttori di avere un comportamento imparziale e corretto”, sottolinea ancora Anzladi. “E’ successo nella puntata che ha ospitato Orietta Berti. Avevamo ragione a dire che c’era stata una violazione. Ora chi ha gridato alla censura farebbe bene a scusarsi: chiedevamo semplicemente il rispetto delle regole, e lo chiedevamo legge alla mano. La Rai ha evitato la sanzione solo perche’ successivamente, nella puntata di quattro giorni dopo, ha riconosciuto l’errore e i conduttori hanno detto in onda che la domanda fatta alla cantante su chi avrebbe votato era completamente sbagliata e violava la par condicio. Per questo l’Autorita’ ha archiviato il provvedimento, annunciando che proseguira’ i monitoraggi”, conclude l’esponente dem.