Elezioni Europee, scontro Renzi-Grillo

Il premier: “Non votate per i buffoni”. Casaleggio: “Se vinciamo via Napolitano e nuove elezioni”. A una settimana dal voto è guerra aperta tra tra Pd e 5 Stelle. Polemiche sulle presenze in piazza a Reggio Emilia

Adesso si stuzzicano su chi è il più bravo a far accorrere la folla sotto il palco di un comizio. Per metterla come Matteo Renzi, il “derby tra rabbia e speranza” si gioca anche a piazza Prampolini, Reggio Emilia. Lì era stato Grillo il 9 maggio, lì è stato Renzi ieri sera. Cinquemila fan per il primo, qualche migliaio in più per il secondo, dicono le stime. Il segretario provinciale democratico, Andrea Costa, si è sbilanciato a sostenere che ad ascoltare il premier fossero accorsi in 10mila. Giusto il doppio dei supporter pentastellati. Grillo dal suo blog se la ride. Mettendo a confronto due fotografie che ritraggono la piazza similmente piena nelle due diverse occasioni, scrive: “Ieri a Reggio Emilia lo gnocco fritto per tutti ha attirato secondo il Resto del Carlino 10.000 persone nella piazza dove Renzie ha sciorinato le solite balle del suo copione”. Il presidente del Consiglio, ospite su Rai1 a “L’Arena”, tira dritto: “Da segretario del Pd dico che i Cinque Stelle stanno facendo meno piazze con meno gente e prenderanno meno voti”. Grillo contro Renzi. Renzi contro Grillo. Il battibecco scivola nell’etere della domenica televisiva pre-elettorale e racconta di uno scontro che entra adesso nella fase più acuta. I sondaggi sulle intenzioni di voto non possono più essere diffusi, ma che il Pd e il M5S siano le due forze intorno alle quali si coaguleranno il maggior numero di consensi non è un mistero.

E a una settimana dal voto i due leader, supportati dai “coach” Delrio e Casaleggio, non risparmiano colpi. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio esprime con lucidità la situazione, ospite da Maria Latella su Skytg: “L’anno scorso il Pd era leggermente dietro a Grillo, se quest’anno avverrà un piccolo sorpasso sarà un valore enorme perché tutti quelli che governano oggi stanno pagando uno scotto” in termini di gradimento. Renzi da Giletti ci va giù duro. “Grillo sta usando un linguaggio strano, continua ad insultare, perché deve utilizzare il dolore? perché deve insultare, e parlare dei malati di Cesano Boscone? – domanda – Ho grande stima per chi ha votato i cinque stelle, ma chiedo a loro: siete soddisfatti di quello fatto?”. E poi insiste sul refrain della contrapposizione tra gli sfascisti e i costruttori di futuro: “Da una parte ci sono i gufi che sperano ci sia sempre crisi, dall’altra quelli come noi che si rimboccano le maniche. Grillo scommette tutto sull’Italia che salti in aria, noi diciamo che l’Italia ce la può fare”. “Grillo vive questa esperienza come uno spettacolo e ride sotto i baffi pensando che qualcuno crede a quello che dice”.

Se di spettacolo si tratta, Casaleggio tira fuori il colpo di scena sul copione degli eventi e promette l’avanzata grillina, non solo in Europa. Descrive scenari da nuovo ordine politico. “Non mi porrei il problema se vinciamo, su questo non ci sono dubbi – dice il guru intervistato da Lucia Annunziata a “In mezz’ora” su Rai3 -. Chiederemo un nuovo presidente della Repubblica e di indire le elezioni politiche. Nel movimento ci sono molte persone che potrebbero ricoprire incarichi di governo, ma faremo una valutazione attraverso la rete”. Ostenta sicumera: “Non lo faccio più debole di quel che è, Renzi è già abbastanza debole da solo. Se perderà le elezioni, probabilmente uscirà dallo scenario politico”.

Il premier non commenta. Si limita a ricordare che “queste elezioni servono a eleggere il Parlamento europeo. Non stiamo votando per il presidente del Consiglio o della Repubblica”. E però, dice che è importante che chiunque vada a Strasburgo “non può farsi ridere dietro”. “Il 25 maggio votate chi vi pare ma non mandate in Europa i buffoni”, chiosa. Da oggi alla prossima domenica scopriremo quanto ci sarà da ridere. (Il Tempo)