Elezioni in Gb: May in difficoltà, maggioranza Tory a rischio

Elezioni in Gb: May in difficoltà, maggioranza Tory a rischio
1 giugno 2017

A sette giorni dalle elezioni legislative nel Regno Unito, la premier conservatrice Theresa May attraversa un periodo di difficoltà tale da gettare più di un dubbio sull’ampia vittoria sul Labour predetta dai sondaggi fino a qualche settimana fa. Potrebbe la premier perdere la scommessa che ha lanciato convocando ad aprile le elezioni anticipate? All’epoca, stando ai sondaggi, i Tories avevano più di una ventina di punti percentuali di vantaggio sul Labour e sembravano lanciati verso un considerevole rafforzamento della loro maggioranza in Parlamento, attualmente di 17 seggi. L’idea era di mettere a segno un colpo doppio dando a Theresa May le mani libere per negoziare la Brexit e polverizzando i laburisti di Jeremy Corbyn. Ma la campagna dei conservatori ha subito degli inattesi rovesci: primo la presentazione del programma dei Tories che si è conclusa con una polemica, disastrosa in termini di immagine, su un controverso progetto di riforma di aiuti sociali agli anziani. Più di recente, Theresa May è stata chiamata in causa sui tagli al bilancio imposti dal governo conservatore nei servizi pubblici e nella polizia dal 2010 con l’Ukip che lo ha accusato di essere in parte responsabile del recente e sanguinoso attentato jihadista di Manchester. Difficoltà che si sono tradotte nei sondaggi in cui i laburisti che hanno accorciato le distanze.

Secondo una inchiesta ITV-Survation pubblicata ieri, il partito di May (43%) non disporrebbe più che di sei punti di vantaggio sul Labour (37%). Ma per i Tories una doccia ancora più fredda è arrivata da una inchiesta dell’istituto YouGov pubblicata dal Times, secondo la quale i conservatori potrebbero perdere 20 seggi dei 330 di cui ora dispongono ai Comuni mentre i laburisti ne guadagnerebbero una trentina. Con una maggioranza richiesta di 326 seggi, i conservatori ne avrebbero 310, i laburisti 257, e l’Snp (il Partito nazionale scozzese) 50. I conservatori resterebbero certo la prima forza in Parlamento, ma un tale risultato li priverebbe della maggioranza. Il Times avverte tuttavia che le proiezioni Yougov, realizzate in una settimana su cira 50.000 persone, presentano un “forte margine d’errore”: tanto più che un altro scenario evoca una netta vittoria dei Tories. L’inchiesta YouGov è d’altra parte stata accolta con grande riserva dalle due parti. In visita a Plymouth, May ha detto che “il solo sondaggio che conta, è quello dell’8 giugno”, giorno dello scrutinio. Ma, secondo gli osservatori, la schiacciante vittoria dei Tories ad oggi sembra lontano dall’essere una certezza e questo spiegherebbe l’inasprimento dei toni di Theresa May verso Jeremy Corbyn negli ultimi giorni. Il primo ministro ha messo in dubbio le capacità del leader laburista di affrontare i difficili negoziati sulla Brexit, dichiarando che se diventasse premier si ritroverebbe “tutto solo e tutto nudo nella sala dei negoziati dell’Unione europea”. Ma Corbyn, fiutando probabilmente questo vento a favore, sembra non farsi intimidire.

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