Sono 4,3 milioni in 177 Paesi, Londra la sede più popolosa Roma, 2 feb. (askanews) – La nuova emigrazione italiana si riflette anche sulle elezioni del prossimo 4 marzo, dove gli iscritti all’anagrafe degli italiani all’estero che avranno diritto di voto sono 4,3 milioni, 700mila in più (il 20%), rispetto alle politiche del 2013. “Mai così tanti italiani all’estero eserciteranno il diritto di voto” ha commentato il direttore generale della Farnesina per gli italiani all’estero Luigi Maria Vignali, che stamani ha presentato il nuovo portale elettorale, uno degli strumenti messi in campo dal ministero per tutelare la correttezza e la trasparenza del voto. Inoltre, per la prima volta voteranno per le politiche anche gli elettori temporaneamente all’estero, per un periodo di oltre tre mesi: erano 35mila al referendum di dicembre 2016, potrebbero essere di più se il trend di crescita è confermato anche per loro. Al voto anche i seimila militari impegnati nelle missioni all’estero oltre ai dipendenti dello stato in servizio fuori dai confini italiani. Le sedi diplomatiche impegnate nelle operazioni di voto sono oltre 200 in 177 Paesi, sette in più rispetto all’ultima consultazione referendaria. Le sedi consolari che dovranno gestire il maggior numero di elettori sono quella di Londra, con 233mila aventi diritto al voto, Buenos aires, 230 mila, e San Paolo del Brasile, 160mila. Non sarà possibile votare in Paesi quali la Corea del Nord, o dove i rischi per la sicurezza non lo consentano, come Iraq e Libia.