Cronaca

Elicottero del 118 precipita mentre soccorreva un ferito. Sei morti, nessun superstite

Non ci sono superstiti nel grave incidente avvenuto vicino le piste di Campo Felice nell’aquilano, dove un elicottero del 118 è precipitato. Sei le persone a bordo: due piloti, un medico, un infermiere, un addetto del soccorso alpino e uno sciatore che si era infortunato ed era stato appena prelevato per essere trasportato all’ospedale de L’Aquila. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha aperto un’inchiesta. Inviato sul posto un team investigativo. L’elicottero AW139 con marche EC-KJT e’ caduto in prossimita’ del laghetto di Campo Felice, come detto. I rottami del velivolo sono stati localizzati in un canalone nei pressi di Casamaina, in territorio di Lucoli.

CAUSE DA ACCERTARE Ancora tutte da accertare le cause della tragedia. Sembrerebbe che l’elicottero sia precipitato da un’altezza di 600 metri, forse dopo l’impatto con un cavo sospeso oppure per un guasto meccanico. Nella zona c’era fitta nebbia e anche questo potrebbe aver contribuito a determinare la sciagura. “Volava in una zona con una fitta coltre di nebbia e nuvole basse, poi è scomparso dai radar e si è sentito uno schianto” hanno spiegato i soccorritori che hanno impiegato circa per mezz’ora per localizzare il luogo del disastro. L’area dell’incidente e’ molto impervia e per raggiungerla i soccorritori si sono mossi con gli sci.

SOCCORSI DA RIGOPIANO A intervenire anche un gruppo impegnato nelle ricerche all’hotel Rigopiano, a Farindola. In supporto anche maestri di sci di Campo Felice e squadre del SAR delle forze armate che sono sul posto in questi gironi per contribuire ai soccorsi alle popolazioni colpite dal maltempo. “Apprendo costernato della tragedia occorsa a Campo Felice, nella quale e’ rimasto coinvolto un elicottero del 118. Esprimo il mio piu’ sentito cordoglio per le vittime di questa sciagura e prego affinche’ sia finita la sequela di eventi luttuosi che ha colpito l’Abruzzo”, ha detto il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso.

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redazione