Emergenza migranti, mobilitata anche la Guardia costiera tunisina

NON SIAMO PIU’ SOLI Un militare: “Cerchiamo di essere sempre presenti, intervenendo quando necessario” VIDEO

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Scrutare l’orizzonte con i binocoli, alla ricerca dei migranti alla deriva nei quadranti meridionali del Mediterraneo. Anche la Guardia costiera tunisina si mobilità per soccorrere i disperati disposti al grande salto per raggiungere l’Europa. Ma con pochi mezzi a disposizione e un’ondata crescente di profughi, favorita dal miglioramento stagionale delle condizioni del mare, fatica a tenere il passo della situazione. E deve fare affidamento sulle barche dei pescatori locali per fare fronte all’emergenza. “È normale che spesso siano i pescatori a intercettare i migranti – spiega un tenente della Guardia costiera tunisina – perché nelle acque internazionali i pescherecci sono centinaia, molti più di noi. Tuttavia cerchiamo di essere sempre presenti, intervenendo quando necessario”.

https://youtu.be/8FEk4y_wtZg

Con la Libia ai confini, una delle basi di partenze preferite dei profughi, ormai in pieno caos, il numero dei migranti africani e maghrebini che si lanciano nelle acque tunisine si allarga ogni giorno. Solo ad aprile ne sono stati soccorsi 366 e i campi profughi sono al collasso. Secondo i dati della Ue, nel 2014 oltre 220mila migranti sono sbarcati sulle coste europee e nonostante le centinaia di morti molti altri si apprestano a tentare l’avventura della traversata, con il miraggio di una vita migliore oltre le colonne d’Ercole del Mediterraneo. La Guardia costiera tunisina non dormirà sonni tranquilli. (Immagini Afp)