“Emilia Perez” verso gli Oscar: un viaggio tra generi e identità nei cinema italiani
Diretto da Jacques Audiard, questo film rappresenta un esperimento unico nel panorama cinematografico contemporaneo
Il 9 gennaio, i cinema italiani accoglieranno “Emilia Perez”, un film che ha già fatto parlare di sé grazie a dieci candidature ai Golden Globe, due premi al festival di Cannes e ben cinque statuette agli European Film Awards. Diretto da Jacques Audiard, questo film rappresenta un esperimento unico nel panorama cinematografico contemporaneo, mescolando i confini tra commedia, musical, dramma e melodramma per raccontare una storia di trasformazione e redenzione.
“Emilia Perez” segue la straordinaria metamorfosi di Manitas, un narcotrafficante messicano dal passato violento, in Emilia, una donna impegnata a riparare i torti del suo passato. La trama è arricchita da una performance eccezionale di Karla Sofía Gascón, che interpreta il protagonista sia prima che dopo la sua transizione.
Gascón ha commentato il suo ruolo con parole profonde: “Nel corso di una vita, come dice un mio amico buddista, per quanto puoi cambiare c’è sempre la tua ombra che ti segue. Nel film non è esattamente chiaro chi sia Manitas e io come attrice non l’ho giudicato perché altrimenti non avrei potuto poi trasformarlo in Emilia, quasi una santa. Quello che so è che lui sicuramente portava con sé una cultura machista e patriarcale”.
Il film non solo ha conquistato il pubblico europeo, ma ha anche trovato un vasto consenso negli Stati Uniti tramite Netflix, diventando un fenomeno per la sua capacità di affrontare temi complessi come la transidentità in modo sfaccettato e rispettoso. Il cast è impreziosito da star come Zoe Saldana e Selena Gomez, che aggiungono profondità e levità alla narrazione.
Jacques Audiard ha espresso la sua visione del cinema come strumento di comprensione sociale: “Il cinema per me serve a identificare un gruppo sociale, un Paese, una nazione, un sistema politico – ha spiegato il regista – se questo film servisse effettivamente a capire la questione della transidentità, non a banalizzarla ma a renderla una cosa normale, vorrebbe dire aver raggiunto un obiettivo”.
“Emilia Perez” è quindi molto più di un semplice film; è un invito alla riflessione, un viaggio attraverso le complessità dell’identità e della redenzione, e un esempio di come il cinema possa essere un potente mezzo di educazione e cambiamento culturale. Con la sua uscita nelle sale italiane, il film si appresta a diventare uno dei protagonisti della stagione degli Oscar, promettendo di continuare a provocare discussioni e a toccare cuori in tutto il mondo.