A 14 anni di distanza dall’ultimo album di inediti, PFM – Premiata Forneria Marconi torna sulle scene della musica mondiale con “Emotional Tattoos”, in uscita il 27 ottobre per InsideOutMusic/SonyMusic). L’album è pubblicato contemporaneamente in due versioni, italiana e inglese, diverse tra loro. Per la Pfm non si tratta semplicemente di canzoni, sono tatuaggi emotivi che puoi sentire sulla pelle, da qui il titolo del disco. “Siamo con un’etichetta internazionale, viene pubblicato in tutto il mondo, è giusto dare un quadro di produzione artistica, idee e modo di comunicare compatibile con tutti i Paesi dove il disco sarà pubblicato. Pensiamo che l’italiano sia molto apprezzato in Giappone dove amano molto la nostra lingua, e in tutto il Sudamerica, in inglese possiamo finalmente raccontare quello che un americano si aspetterebbe da un gruppo europeo che ha delle cose da raccontare” ha spiegato Franz Di Cioccio ad askanews. “Abbiamo fatto tutto da soli, Franz si è occupato dei testi italiani con Greg Feretti, io con Esperide mi sono occupato della versione in inglese, e lo abbiamo portato avanti senza dirci neanche cosa facevamo, ognuno faceva quello che voleva e gli veniva, alla fine abbiamo tirato le somme” ha aggiunto Patrick Djivas. “Uno dei pezzi che amiamo di più -ha aggiunto Franz – è la danza degli specchi in cui raccontiamo la meraviglia di questo percorso artistico che abbiamo fatto in italiano, in inglese è la meraviglia di cosa significa condividere la stessa giornata sul pianeta. Questo brano recita “La musica è potente perché è un solo grande continente”: si va oltre i generi e si parla anche ai giovani che tornano a comprare i vinili. “È un brano liberatorio proprio per questa frase che incita a pensare che con tutte le differenze che ci sono, razziali e compagnia bella, la musica è l’unica cosa vera che può unire il popolo della musica che è unico” ha detto Franz.[irp]
Per Patrick “oggi i giovani voglio avere una identità di gruppo e una forza tutti insieme perché sono isolati e ognuno ha paura del futuro, di rimanere senza lavoro e addirittura senza pensione. È allucinante io a 18 anni pensavo di non vedere mai il duemila perché chissà quanto era lontano”. “Questa è la forza della musica, arriva al punto di cambiare completamente la società, ha raggruppato i giovani negli anni Settanta, il rock ha cambiato l’umanità con Woodstock, Jimi Hendrix che dava loro una lingua comune. E i giovani oggi si stanno avvicinando a questo tipo di musica, lo dimostrano le nostre raccolte di 20 dischi sui giornali, il ritorno del vinile”. “E’ una cosa fisica – ha detto Franz parlando del vinile – non più liquida, la senti e ti emoziona, ti dà il piacere di dedicare del tempo a te stesso, cosa che generalmente non fai. La musica liquida puoi ascoltarla ovunque in qualsiasi momento, se ascolti un vinile, soprattutto quelli di oggi, con qualità molto alta, fai un rito come bere il tè in Giappone”. I temi del disco sono diversi, si va dalla riflessione ambientale su un Pianeta che è in prestito ne “Il regno”, a quella sulla vita che è la migliore maestra ne “La lezione”, che è il secondo singolo, all’Italia del “Quartiere generale” cioè il “Paese delle meraviglie che cade a pezzi sotto gli occhi della gente, la bellezza è una fortuna, che non ci emoziona più, la cultura è già in saldo, senza mezzi nè virtù”.[irp]
“Finché faremo scegliere ad altri, avremo un quartiere generale dei nominati, non abbiamo voluto avere la pazienza di essere attivi nelle nostre scelte. Aspettiamo sempre il grande cambiamento che non arriva e le promesse non si concretizzano mai, pensiamo che la gente dovrebbe ritrovarsi a raccontarsi delle cose come si faceva in piazza nell’antica Grecia. Il brano successivo si chiama ‘Freedom of square’: noi facciamo parlare gli strumenti al posto delle persone che dicono cose. La musica ti fa scambiare delle cose: facciamolo anche con i pensieri. Dobbiamo imparare ad avere etica” ha spiegato Franz. “Il punto debole dell’Italia è una certa mancanza di etica, di rispetto del proprio ruolo e di fare bene quello che sei preposto a fare. Un simbolo è la situazione politica di questo Paese” ha concluso Patrick. Prosegue intanto il tour che porterà Pfm in tutto il mondo. Le prossime date saranno a Torino (14 novembre), Genova (15 novembre), Zoetermeer in Olanda (25 novembre), Padova (1 dicembre), Varese (2 dicembre). A gennaio la band sarà in Giappone tra Tokyo (9 e 10) e Osaka (11 gennaio) e il 31 gennaio di nuovo in Italia a Bologna (Teatro Duse). Poi sarà la volta di Milano (2 marzo al Teatro dal Verme), Brescia (9 marzo), Assisi (11 marzo), ROMA (12 marzo al Teatro Olimpico) e NAPOLI (13 marzo al Teatro Augusteo). Dal 20 al 23 Aprile saranno in Brasile, tra San Paolo, Rio de Janeiro, Belo Horizonte e Porto Alegre. Il 25 Aprile arriveranno in Argentina a Buenos Aires, il 27 e il 29 in Chile, a Concepcion e Santiago, il 30 a Lima in Perù. Il 3 maggio a Città del Messico, il 6 Maggio a Gettysburg, 7 maggio a New York, l’8 maggio a Chicago, per tornare poi a Legnano (12 maggio).[irp]