“Tre signori”, tre artisti ma soprattutto tre uomini eclettici e trasversali che hanno saputo raccontare, interpretare ed innovare il mondo dell’arte italiana. Il testo mette in relazione le tre figure in maniera leggera e spontanea, immaginandoli ancora insieme a divertirsi scambiandosi i ruoli. “Ho cercato di immaginare con leggerezza un universo parallelo nel quale si muovono le grandi personalità che non si trovano più nella nostra dimensione” spiega Ruggeri “In questo caso i tre “abitanti” non perdono le loro attitudini e la loro indole: giocano tra loro, parlano e fanno musica, strappandosi sorrisi che, in qualche modo, tornano benefici a nutrire le nostre anime” Le tre figure s’intrecciano scrivendo canzoni e suonando il pianoforte, e con la capacità di analisi che solo i grandi autori sanno fare Ruggeri mostra la vera essenza dei tre. “Lasciali fare che stanno volando sul quel pianoforte che stanno suonando
Lasciali fare che stanno scherzando si prendono in giro lo stanno facendo da ore”.