Le associazioni degli enti gestori della formazione professionale Forma Sicilia e Cenfop Sicilia hanno dichiarato lo stato di crisi del settore. Lo hanno fatto dopo un incontro i sindacati, prendendo atto del “grave rischio riguardante i livelli occupazionali degli enti aderenti, in relazione alla mancata emanazione degli indirizzi di programmazione ed al ritardo della promulgazione dei provvedimenti per la seconda annualita’ del Piano straordinario per il lavoro in Sicilia: Opportunita’ Giovani”, finanziato a valere del Pac anche attraverso la riedizione di progetti gia’ valutati positivamente e ritenuti utili ai fini occupazionali, o da altro atto di programmazione del Piano formativo regionale.
Per il settore si tratta di scongiurare il “concreto rischio di un grave e generalizzato dissesto finanziario”, rischio gia’ paventato “a causa dei cronici ritardi e disservizi causati dalla gestione amministrativa del Dipartimento Istruzione e Formazione professionale inadeguato alla gestione anche delle normali procedure”. Inoltre, Forma Sicilia e Cenfop Sicilia evidenziano la mancata attivazione delle misure di salvaguardia dei livelli occupazionali che a oggi hanno comportato la fuoriuscita dal bacino occupazionale di oltre 2.000 addetti. Cosi’ gli enti si dicono costretti a dichiarare lo stato di crisi e conseguentemente ricorrere agli opportuni strumenti di ammortizzazione sociale e, “solo in via residuale” avviare procedure di riduzione del personale dipendente in esubero secondo le previsioni contrattuali e di legge. I sindacati hanno respinto l’ipotesi della riduzione di personale, sollecitando l’intervento dell’amministrazione regionale “per l’emanazione tempestiva dei provvedimenti di programmazione per l’anno formativo 2014-2015″, disponibili anche a chiedere l’attivazione di un tavolo nazionale di crisi”.