“Si tratta – spiega la società di riscossione – di tributi, contributi e sanzioni arretrati, ovvero non pagati dai contribuenti nei tempi e nei modi previsti dalla legge e per i quali gli enti pubblici creditori hanno chiesto a Equitalia di inviare le cartelle di pagamento. Rilevante è stata l’azione di recupero delle somme dovute dai grandi debitori”. Anche nel 2014 “è proseguita la riduzione dei costi di produzione, amministrativi e del personale. Il bilancio di esercizio, che sarà presentato nei prossimi mesi, segnerà quindi l’equilibrio economico della gestione”. La situazione economico-patrimoniale del gruppo al 30 settembre 2014, infatti, “conferma l’andamento positivo degli ultimi anni. Le azioni di efficientamento realizzate hanno contribuito a mantenere l’equilibrio della gestione, permettendo di chiudere i primi nove mesi del 2014 con un risultato netto positivo di circa 10 milioni”.
Nel 2014, sottolinea l’amministratore delegato Benedetto Mineo, “Equitalia ha aumentato i volumi di riscossione, invertendo la tendenza degli ultimi anni in cui si era registrato un andamento in flessione, e ha proseguito sulla strada della semplificazione e del dialogo con i contribuenti. Nell’anno appena cominciato cercheremo di ampliare ulteriormente la nostra capacità di assistenza ai contribuenti in difficoltà e realizzeremo, in sinergia con i principali enti accertatori – conclude – azioni di riscossione ancora più mirate verso i grandi debitori che sottraggono al fisco ingenti risorse a danno di tutta la collettività”.