Si è spento oggi a Roma il giornalista Franco Di Mare. Lo ha comunicato la famiglia. “Abbracciato dall`amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall`affetto degli amici più cari” si legge nella nota. Il giornalista e conduttore tv, 68 anni di recente aveva annunciato di avere un brutto tumore. I funerali si terranno lunedì 20 maggio alle 14 nella Basilica di Santa Maria in Montesanto (nota come chiesa degli Artisti) in piazza del Popolo di Roma. “La famiglia profondamente commossa ringrazia tutti per il grande affetto e la straordinaria vicinanza finora ricevuti”.
Il 28 aprile scorso, partecipando alla trasmissione “Che tempo che fa”, aveva annunciato: “Ho un tumore molto cattivo, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto. Mi rimane poco da vivere ma non è ancora finita”. L’ultimo post il 4 maggio per ringraziare tutti coloro che lo avevano sostenuto.
Di Mare si laurea in Scienze Politiche all’Università Federico II di Napoli e nel 1980 inizia la sua carriera giornalistica come cronista di giudiziaria per L’Unità. L’anno successivo collabora con l’agenzia AGA e Radiocor. Diventa giornalista professionista nel 1983 e viene assunto da L’Unità come redattore ordinario. Nel 1985 si trasferisce alla redazione centrale a Roma come inviato speciale e capo redattore.
Nel 1991 entra in RAI nella redazione esteri del TG2, diventando inviato speciale nel 1995, coprendo la guerra dei Balcani, Africa e America centrale. Dal 2002 passa al TG1, seguendo vari conflitti come Bosnia, Kosovo, Ruanda, e le guerre del Golfo e in Afghanistan. I suoi reportage sulla guerra in Bosnia sono particolarmente significativi; adotta una bambina, Stella, che incontra in un orfanotrofio a Sarajevo, raccontando l’esperienza nel libro “Non chiedere perché”, da cui è tratta una fiction Rai. Dedica un altro libro, “Il cecchino e la bambina”, agli orrori della guerra dei Balcani.
Nel 2003 diventa conduttore di programmi Rai come Uno Mattina Estate e Uno Mattina week end, e dal 2004 Uno Mattina. Dal 2005 al 2009 conduce il programma “Sabato e domenica” su Rai 1. Conduce anche le finestre del TG1 all’interno di Uno Mattina fino alla stagione 2010-2011. Ha presentato numerose serate per Rai1, come “Premio Lucchetta” e “Premio Internazionale Libertà”. Dal 2016 conduce Frontiere su Rai 1 e poi su Rai 3.
Nel 2019 diventa vicedirettore di Rai1 e nel 2020 direttore generale dei programmi del giorno della Rai. Il 15 maggio 2020 assume la direzione di Rai 3 e il 19 giugno conduce lo speciale “Volo Itavia 870”. Pensionato nel 2021, continua a condurre Frontiere su Rai 3 fino al maggio 2023. È attivo anche nel sociale, partecipando a spot per Smile Train e realizzando lo spettacolo teatrale “Amira” per sensibilizzare sugli orrori della guerra.