Politica

Erdogan accusa Occidente di sostenere “golpisti”. E attacca la Mogherini

di Maurizio Balistreri

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha accusato l’Occidente di sostenere il “terrore” e i golpisti che hanno tramato contro di lui, nell’attacco più pesante contro gli alleati occidentali di Ankara dal tentato golpe del 15 luglio. “Sfortunatamente l’Occidente sostiene il terrore e si schiera a fianco di chi ha ordito il golpe” ha detto Erdogan in un discorso agli investitori trasmesso alla tv turca. “Coloro che immaginavamo fossero amici si schierano al fianco dei golpisti e dei terroristi”, ha aggiunto. “Non abbiamo ricevuto il sostegno che ci attendevamo dai nostri amici, né durante né dopo il tentativo di colpo di stato” ha detto il presidente, ribadendo che nessun leader occidentale è andato in Turchia per esprimere solidarietà al popolo turco. Erdogan punta il dito anche su Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, che “non avrebbe dovuto parlare da fuori”. “Mogherini prima di tutto saresti dovuta venire in Turchia! – sottolineato il presidente tuco -“. E poi: “Se viene bombardato il Parlamento italiano che succede. La Mogherni, che é italiana, come reagisce: direbbe che hanno fatto bene a bombardarlo? Di essere preoccupata dai processi che seguirebbero?”.

Immediata la replica dell’ex ministro attraverso il portavoce del Servizio Ue per l’azione esterna Maya Kocijancic . “L’Alto rappresentante Mogherini ha chiaramente condannato il tentato colpo di stato – dice -. Ha espresso il sostegno per le istituzioni democratiche legittime in Turchia, indicando in particolare il Parlamento. E’ rimasta in contatto con le autorità turche, inclusa la sua conversazione col ministro degli Esteri Cavusoglu”. Il portavoce del Servizio Ue per l’azione esterna si è detto “sorpreso” dopo le parole del presidente turco Erdogan, secondo cui “Mogherini non avrebbe dovuto parlare da fuori”, ma andare in Turchia. “In meno di due anni Mogherini ha visitato due volte la Turchia ed ha avuto numerosi incontri – ha aggiunto Maya Kocijancic – Inoltre, una delle delegazioni Ue più grosse nel mondo è ad Ankara. E’ una delegazioni molto impegnata e attiva, e continua a seguire gli sviluppi del Paese molto da vicino”, con un capo della delegazione con molta esperienza, assegnato solo la settimana scorsa.

In campo anche Matteo Renzi. “In Italia c’è una magistratura autonoma e indipendente che agisce secondo le leggi e che combatte tutte le forme di illegalità – ha detto il premier -. I giudici rispondono alla Costituzione italiana e non al Presidente turco. Chiamiamo questo sistema ‘Stato di diritto’ e ne siamo orgogliosi”. L’intervento del presidente del Consiglio è relativo a un’intervista a Rainews24 al leader turco che aveva detto che l’indagine avviata dai magistrati italiani su suo figlio Bilal Erdogan “potrebbe mettere in difficoltà le nostre relazioni con l’Italia”, aggiungendo che le autorità italiane dovrebbero “occuparsi della mafia, non di mio figlio”. (con fonte Afp)

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